Royal Standard de Liège: differenze tra le versioni

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Lo Standard Liegi viene fondato nel [[1898]] a [[Liegi]] da alcuni studenti del College di Saint-Servais. L'ispirazione per il nome viene presa da un club molto famoso all'epoca, lo ''Standard Athletic Club'' di [[Parigi]].
 
[[File:Stade de Sclessin 1925.png|left|thumb|upright=1.0|Lo [[Stadio Maurice Dufrasne]] nel [[1925]].]]
Il club partecipa subito al [[Campionato belga di calcio|campionato belga]], e arriva a disputare per la prima volta il campionato di [[Pro League|massima divisione]] nella [[Division d'Honneur 1909-1910|stagione 1909-1910]], che viene conclusa al quinto posto. Negli [[anni 1920|anni venti]] lo Standard è vicecampione nel [[Division d'Honneur 1925-1926|1925-1926]] e [[Division d'Honneur 1927-1928|nel 1927-1928]], sempre alle spalle del {{Calcio Beerschot|N}}, mentre nel [[anni 1930|anni trenta]] la squadra conquista il secondo posto al termine del [[Division d'Honneur 1935-1936|campionato 1935-1936]]; in questo periodo inizia a giocare [[Jean Capelle]], che detiene il record di gol segnati in maglia rossa.
 
[[File:Standaard Luik tegen Real Madrid beide elftallen en Koning Boudewijn tijdens wed, Bestanddeelnr 913-7603.jpg|right|thumb|upright=1.0|Standard-{{Calcio Real Madrid|N}} 0-2, semifinale della [[Coppa dei Campioni 1961-1962]].]]
Lo Standard conquista il primo trofeo nel [[1954]], la [[Coppa del Belgio]], con in panchina [[André Riou]] e in campo [[Henri Thellin]], il giocatore con più presenze nella squadra; un altro giocatore importante in questo periodo è anche [[Jean Mathonet]], che è anche capocannoniere in campionato nel [[1956]].
Lo Standard conquista il primo trofeo nel [[1954]], la [[Coppa del Belgio]], con in panchina [[André Riou]] e in campo [[Henri Thellin]], il giocatore con più presenze nella squadra; un altro giocatore importante in questo periodo è anche [[Jean Mathonet]], che è anche capocannoniere in campionato nel [[1956]]. Il primo titolo belga arriva invece al termine del [[Division I 1957-1958|campionato 1957-1958]], e a questo punto Riou lascia la squadra. In pochi anni lo Standard conquista comunque altri due titoli, [[Division I 1960-1961|nel 1960-1961]] e [[Division I 1962-1963|nel 1962-1963]], ai quali contribuisce sicuramente [[Jean Nicolay]], nominato [[calciatore belga dell'anno]] nel [[1963]]. In campo internazionale, invece, i belgi ottengono un buon risultato nella [[Coppa dei Campioni 1961-1962]], dove arrivano a giocare le semifinali contro il {{Calcio Real Madrid|N}}; nella [[Coppa dei Campioni 1958-1959]], all'esordio nelle [[competizioni europee]], lo Standard era invece arrivato fino ai quarti. Negli anni a seguire la squadra vince altre due [[Coppa del Belgio|Coppe del Belgio]], nel [[1966]] e nel [[1967]], e in questo modo partecipa a due edizioni della [[Coppa delle Coppe]]. Qui ottiene dei buoni risultati, ed è curiosamente sempre eliminato dalla squadra che poi vincerà il trofeo: il {{Calcio Bayern Monaco|N}} nelle semifinali dell'[[Coppa delle Coppe 1966-1967|edizione 1966-1967]], e il {{Calcio Milan|N}} nei quarti della [[Coppa delle Coppe 1967-1968]]. Una soddisfazione è comunque il fatto che [[Roger Claessen]] si laurea capocannoniere nella prima delle due edizioni.
 
IlNel primo[[1968]] titololo belgaStandard arrivaassume alcome termine delallenatore [[DivisionRené I 1957-1958|campionato 1957-1958Hauss]], e a questo punto Riou lascia la squadra. Invince pochitre annititoli loconsecutivi, Standard[[Division conquistaI comunque altri due titoli1968-1969|1968-1969]], [[Division I 19601969-19611970|nel 19601969-19611970]] e [[Division I 19621970-19631971|nel 19621970-19631971]],. aiTra qualii contribuisceprotagonisti di questi successi ci sono sicuramente [[JeanWilfried NicolayVan Moer]], nominato[[Christian Piot]], [[Antal Nagy (calciatore belga1944)|Antal dell'annoNagy]] nele [[1963Erwin Kostedde]]. In campo internazionale, invece, iI belgi ottengonopartecipano uncosì buona risultatotre nellaedizioni della [[Coppa dei Campioni 1961-1962]], doveraggiungendo arrivanoin adue giocarecasi lei semifinali contro ilquarti, nell'[[RealCoppa Madriddei ClubCampioni de Fútbol1969-1970|Realedizione Madrid1969-1970]], squadra che poi vincerà il titolo; nellae nell'[[Coppa dei Campioni 19581971-19591972|edizione 1971-1972]]: losono Standardeliminati eraprima invecedal arrivato{{Calcio finoLeeds|N}} aie quartipoi dall'{{Calcio Inter|N}}.
 
Hauss lascia la squadra nel [[1973]], per il resto negli [[anni 1970|anni settanta]] lo Standard non conquista altri trofei, arrivandoe arriva al massimo a disputare la finale della coppa nazionale in due occasioni;. inIn campionato la squadra ottiene in genere buoni piazzamenti, che permettono al club; dipartecipa parteciparequindi varie volte alla [[Coppa UEFA]], senza tuttavia avanzare oltre il terzo turno. In questo periodo un altro giocatore dello Standard diventa capocannoniere in campionato, [[Harald Nickel]], inoltre militano anche [[Jacques Beurlet]], [[Nicolas Dewalque]], [[Ásgeir Sigurvinsson]] e [[Eric Gerets]], oltre a Van Moer e Piot.
Negli anni a seguire lo Standard vince altre due [[Coppa del Belgio|Coppe del Belgio]], nel [[1966]] e nel [[1967]], e in questo modo partecipa a due edizioni della [[Coppa delle Coppe]], ottenendo dei buoni risultati; curiosamente è eliminato entrambe le volte dalla squadra che poi vincerà il trofeo: il [[Fußball-Club Bayern München|Bayern]] nelle semifinali dell'[[Coppa delle Coppe 1966-1967|edizione 1966-1967]], e il [[Associazione Calcio Milan|Milan]], nei quarti della [[Coppa delle Coppe 1967-1968]]. Una soddisfazione è comunque il fatto che [[Roger Claessen]] diventa il capocannoniere nella prima delle due edizioni.
 
Nel [[1979]] viene ingaggiato [[Ernst Happel]], allenatore con alle spalle un palmarès di tutto rispetto: la squadra partecipa alla [[Coppa UEFA 1979-1980]] ed elimina il [[Società Sportiva {{Calcio Napoli|Napoli]]N}} nel secondo turno, prima di essere eliminatoeliminata nel turno successivo. In campionato arriva poi un [[Division I 1979-1980|secondo posto]], mentre nella successiva edizione di [[Coppa UEFA 1980-1981|Coppa UEFA]] lo Standard arrivagiunge fino ai quarti, dove vieneè eliminatoeliminata dal [[1.{{Calcio Fußball-Club Köln 01/07Colonia|Colonia]]N}}; a fine stagione, dopo la conquista della [[Coppa del Belgio]], la quarta per la squadra, Happel lascia.
Nel [[1968]] lo Standard assume come allenatore [[René Hauss]], e la squadra vince tre titoli consecutivi, [[Division I 1968-1969|1968-1969]], [[Division I 1969-1970|1969-1970]] e [[Division I 1970-1971|1970-1971]]. Tra i protagonisti di questi successi ci sono sicuramente [[Wilfried Van Moer]], [[Christian Piot]], [[Antal Nagy (calciatore 1944)|Antal Nagy]] e [[Erwin Kostedde]]. Lo Standard partecipa inoltre a tre edizioni della [[Coppa dei Campioni]], e in due casi raggiunge i quarti, nell'[[Coppa dei Campioni 1969-1970|edizione 1969-1970]] e nell'[[Coppa dei Campioni 1971-1972|edizione 1971-1972]], venendo eliminato dal [[Leeds United Association Football Club|Leeds]] e dall'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]].
 
[[File:Finale Ipswich Town tegen Standard Luik (2-0). Wark (rechts) maakt 1-0, Bestanddeelnr 931-6178.jpg|left|thumb|upright=1.0|[[1981]], amichevole contro l'{{Calcio Ipswich Town|N}}.]]
Hauss lascia la squadra nel [[1973]], per il resto negli [[anni 1970|anni settanta]] lo Standard non conquista altri trofei, arrivando al massimo a disputare la finale della coppa nazionale in due occasioni; in campionato la squadra ottiene in genere buoni piazzamenti, che permettono al club di partecipare varie volte alla [[Coppa UEFA]], senza tuttavia avanzare oltre il terzo turno. In questo periodo un altro giocatore dello Standard diventa capocannoniere in campionato, [[Harald Nickel]].
Nel [[1981]] lo Standard si affida a [[Raymond Goethals]], che inizia conquistando la prima [[Supercoppa del Belgio]] e successivamente vince il [[Division I 1981-1982|titolo]] dopo più di un decennio di digiuno. Inoltre, il 12 maggio [[1982]] i belgi disputano al [[Camp Nou]] la [[finale della Coppa delle Coppe 1981-1982|finale]] della [[Coppa delle Coppe 1981-1982|Coppa delle Coppe]] proprio contro il {{Calcio Barcellona|N}}, che però vince 2-1: il trofeo viene quindi vinto dai catalani, ma il capocannoniere della manifestazione è un giocatore dello Standard, [[Eddy Voordeckers]]; tra i protagonisti di questa stagione figurano comunque anche [[Arie Haan]], [[Michel Preud'homme]] e Gerets, eletto giocatore dell'anno. Questi successi verranno tuttavia macchiati nel [[1984]] da uno [[Caso Standard Liegi-Waterschei|scandalo]] che metterà in dubbio la regolarità all'ultima partita di campionato: ci saranno alcune squalifiche, ma non verrà modificato il verdetto del campo. La squadra partecipa quindi alla [[Coppa dei Campioni 1982-1983]] dove viene eliminata negli ottavi dalla {{Calcio Juventus|N}}, ma a fine stagione arriva l'[[Division I 1982-1983|ottavo titolo]]; anche nella successiva edizione della [[Coppa dei Campioni 1983-1984|Coppa dei Campioni]] il cammino sarà lo stesso, mentre nella stagione 1983-1984 arriva la seconda Supercoppa.
 
A questoquesti puntosuccessi segue però un lungo periodo in cui le vittorie importanti sembrano non arrivare più, anche se il club continua ad essere molto popolare in [[Belgio]]. InMilitano questo periodo tuttavia militanocomunque nel club giocatori come [[Horst Hrubesch]], [[Gilbert Bodart]], [[Alexandre Czerniatynski]], [[André Cruz]], [[Aurelio Vidmar]], [[Marc Wilmots]] e [[Sérgio Conceição]]. LoArriva Standard finisceun secondo posto nel [[Division I 20051992-20061993|campionato 20051992-20061993]], ede accedela alCoppa terzonazionale turnoottenuta preliminarenello dellastesso [[UEFA Champions League 2006-2007|Champions League 2006-2007]], dove viene tuttavia eliminato dalla [[Fotbal Club Steaua București|Steaua Bucurest]]anno.
Nel [[1979]] viene ingaggiato [[Ernst Happel]], allenatore con alle spalle un palmarès di tutto rispetto: la squadra partecipa alla [[Coppa UEFA 1979-1980]] ed elimina il [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] nel secondo turno, prima di essere eliminato nel turno successivo. In campionato arriva poi un [[Division I 1979-1980|secondo posto]], mentre nella successiva edizione di [[Coppa UEFA 1980-1981|Coppa UEFA]] lo Standard arriva fino ai quarti, dove viene eliminato dal [[1. Fußball-Club Köln 01/07|Colonia]]; a fine stagione, dopo la conquista della [[Coppa del Belgio]], la quarta per la squadra, Happel lascia.
 
[[File:UEFA Euroleague FC Salzburg gegen Standard Lüttich 35.JPG|right|thumb|upright=1.0|{{Calcio Salisburgo|N}}-Standard 2-1, incontro valido per la fase a gruppi dell'[[Europa League 2013-2014]].]]
Nel [[1981]] lo Standard si affida a [[Raymond Goethals]]; la stagione 1981-1982 è molto positiva, ed inizia con la conquista della prima [[Supercoppa del Belgio]]; in maggio la squadra riconquista poi il [[Division I 1981-1982|titolo]] dopo più di un decennio; tra i protagonisti di questo successo figurano sicuramente [[Arie Haan]], [[Michel Preud'homme]] e [[Eric Gerets]], quest'ultimo eletto giocatore dell'anno. Infine, il 12 maggio [[1982]] a [[Barcellona]], lo Standard disputa la finale della [[Coppa delle Coppe 1981-1982|Coppa delle Coppe]] proprio contro il [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]], che però vince 2-1: il trofeo viene quindi vinto dai catalani, ma anche questa volta il capocannoniere della manifestazione è un giocatore dello Standard, [[Eddy Voordeckers]]. Nel [[1984]] emergerà tuttavia uno [[Caso Standard Liegi-Waterschei|scandalo]] riguardo a questa stagione, in merito all'ultima partita di campionato: questo porterà ad alcune squalifiche, ma non alla modifica del verdetto del campo.
LaDall'inizio squadradegli tornaanni inveceduemila alle successocose nellacominciano a migliorare: lo Standard finisce secondo nel [[Division I 2005-2006|campionato 2005-2006]], ed accede al terzo turno preliminare della [[UEFA Champions League 2006-2007|Champions League 2006-20082007]], dove viene tuttavia eliminato dalla {{Calcio Steaua Bucarest|N}}. Torna poi al successo nella stagione 2007-2008]], quando può festeggiare il [[Division I 2007-2008|nono titolo]]; i ''rossi'', allenati dall'ex portiere della Nazionale [[Michel Preud'homme]] e con in squadra [[Milan Jovanović (1981)|Milan Jovanović]], [[Steven Defour]], [[Dante Bonfim Costa Santos|Dante]] e [[Axel Witsel]] ottengono la certezza matematica del successo in campionato grazie alla vittoria per 2-0 sull'[[Royal Sporting Club{{Calcio Anderlecht|Anderlecht]]N}}, ottenuta con la [[Gol#Doppietta|doppietta]] del [[Repubblica Democratica del Congo|congolese]] [[Dieumerci Mbokani|Mbokani]]. Al termine della stagione Preud'hommeil tecnico abbandona l'incarico, e con il [[Romania|rumeno]] [[László Bölöni]]ma la squadra conquista subito la terza [[Supercoppa del Belgio]] con il [[Romania|rumeno]] [[László Bölöni]]. A fine stagione lo Standard batte l'Anderlecht nel [[play-off]] scudetto, e arriva così il [[Pro League 2008-2009|decimo titolo]]. I belgi accedono poiquindi alla fase a gironi della [[UEFA Champions League 2009-2010|Champions League 2009-2010]], dove si classificano terzi alle spalle di [[{{Calcio Arsenal Football Club|Arsenal]]N}} e {{Calcio Olympiakos|N}}.; Loproseguono Standard prosegue quindipoi l'avventura europea in [[UEFA Europa League 2009-2010|UEFA Europa League]] arrivando fino ai quarti, dovema vienevengono eliminatoeliminati dall'[[Hamburger{{Calcio Sport-VereinAmburgo|Amburgo]]N}} nei quarti.
 
Nel [[2010]] è [[Dominique D'Onofrio]] a sedersi sulla panchina dello Standard, che in quella stagione conquista la sesta [[Coppa del Belgio 2010-2011|Coppa del Belgio]] ed ottiene un altro [[Pro League 2010-2011|secondo posto in campionato]]; successivamente è però nuovamente eliminata nei preliminari della [[UEFA Champions League 2011-2012|Champions League]], in questo caso dallo {{Calcio Zurigo|N}}. Nuovo secondo posto [[Pro League 2013-2014|nel 2013-2014]] e nuovo mancato accesso ai gruppi della [[UEFA Champions League 2014-2015|successiva edizione di Champions]] in seguito all'incontro con lo {{Calcio Zenit|N}}: il club fa ingaggia a ben tre allenatori, [[Guy Luzon]], Ivan Vukomanovic e [[José Riga]], ma viene eliminato nella fase a gruppi dell'[[Europa League 2014-2015|Europa League]] e arriva quarto in [[Pro League 2014-2015|campionato]]. Anche nell'annata successiva si registrano tre cambi in panchina, ma alla fine arriva la [[Coppa del Belgio 2015-2016]].
La squadra partecipa alla [[Coppa dei Campioni 1982-1983]] dove viene eliminata negli ottavi dalla [[Juventus Football Club|Juventus]]. A fine stagione arriva l'[[Division I 1982-1983|ottavo titolo]], e anche nella successiva edizione della [[Coppa dei Campioni 1983-1984|Coppa dei Campioni]] lo Standard arriva agli ottavi. La squadra conquista poi la seconda Supercoppa nella stagione 1983-1984.
 
Dopo un'altra stagione non esaltante, nel 2018 si assiste al ritorno dei ''Rouches'' ai vertici del campionato belga. La squadra, allenata da [[Ricardo Sá Pinto]], si piazza al sesto posto nella stagione regolare ma nei play-off scudetto riesce a risalire fino a giungere alla [[Pro League 2017-2018|seconda posizione]], con soli tre punti di distacco dai campioni del {{Calcio Club Bruges|N}}. Lo Standard riesce poi a mettere in bacheca un'altra [[Coppa del Belgio 2017-2018|Coppa]] in seguito alla vittoria in finale sul {{Calcio Genk|N}}. Manca però nuovamente l'accesso alla fase a gironi della [[UEFA Champions League 2018-2019|Champions]] in virtù della sconfitta subita contro l'{{Calcio Ajax|N}}; accede invece a quelli dell'[[UEFA Europa League 2018-2019|Europa League]], senza però riuscire a proseguire. Il [[Pro League 2019-2020|campionato 2019-2020]] è poi interrotto dall'emergenza [[COVID-19]].
A questo punto le vittorie importanti sembrano non arrivare più, anche se il club continua ad essere molto popolare in [[Belgio]]. In questo periodo tuttavia militano nel club giocatori come [[Gilbert Bodart]], [[Alexandre Czerniatynski]], [[André Cruz]], [[Aurelio Vidmar]] e [[Sérgio Conceição]]. Lo Standard finisce secondo nel [[Division I 2005-2006|campionato 2005-2006]], ed accede al terzo turno preliminare della [[UEFA Champions League 2006-2007|Champions League 2006-2007]], dove viene tuttavia eliminato dalla [[Fotbal Club Steaua București|Steaua Bucurest]].
 
La squadra torna invece al successo nella [[Division I 2007-2008|stagione 2007-2008]], quando può festeggiare il nono titolo; i ''rossi'', allenati dall'ex portiere della Nazionale [[Michel Preud'homme]] e con in squadra [[Milan Jovanović (1981)|Milan Jovanović]], [[Steven Defour]] e [[Axel Witsel]] ottengono la certezza matematica del successo in campionato grazie alla vittoria per 2-0 sull'[[Royal Sporting Club Anderlecht|Anderlecht]], ottenuta con la [[Gol#Doppietta|doppietta]] del [[Repubblica Democratica del Congo|congolese]] [[Dieumerci Mbokani|Mbokani]]. Al termine della stagione Preud'homme abbandona l'incarico, e con il [[Romania|rumeno]] [[László Bölöni]] la squadra conquista subito la terza [[Supercoppa del Belgio]]. A fine stagione lo Standard batte l'Anderlecht nel [[play-off]] scudetto, e arriva così il [[Pro League 2008-2009|decimo titolo]]. I belgi accedono poi alla fase a gironi della [[UEFA Champions League 2009-2010|Champions League 2009-2010]], dove si classificano terzi alle spalle di [[Arsenal Football Club|Arsenal]] e {{Calcio Olympiakos|N}}. Lo Standard prosegue quindi l'avventura europea in [[UEFA Europa League 2009-2010|UEFA Europa League]] arrivando fino ai quarti, dove viene eliminato dall'[[Hamburger Sport-Verein|Amburgo]].
 
Nel [[2010]] [[Dominique D'Onofrio]] diventa allenatore dello Standard, che in quella stagione conquista la sesta [[Coppa del Belgio]] ed ottiene un altro secondo posto in [[Pro League 2010-2011|campionato]]; nella stagione 2011-2012 la squadra viene nuovamente eliminata prima della fase a gironi della [[UEFA Champions League 2011-2012|Champions League]], in questo caso dallo [[Fussballclub Zürich|Zurigo]].
 
Nella stagione 2014-15 viene inserita nel gruppo G di [[Europa League]] assieme al [[Sevilla Fútbol Club|Siviglia]], il [[Feyenoord Rotterdam|Feyenoord]] e il [[Hrvatski Nogometni Klub Rijeka|Rijeka]], ma termina ultima con soli 4 punti. In campionato lo Standard non va oltre la quarta posizione, nonostante l'avvicendamento di ben tre allenatori ([[Guy Luzon]], Ivan Vukomanovic e il ritorno di [[José Riga]]).
 
L'anno seguente i ''Rouches'' chiudono con un deludente 7º posto ma si consolano con la vittoria della [[Coppa del Belgio 2015-2016]], che permette loro l'accesso diretto alla fase a gironi dell'[[UEFA Europa League 2016-2017|Europa League 2016-2017]].
 
Al termine della stagione 2016-17 lo Standard conclude addirittura alla nona posizione (peggior piazzamento dal 1988) e perde anche la [[Supercoppa del Belgio 2016]] contro il [[Club Brugge Koninklijke Voetbalvereniging|Club Bruges]]. In Europa League i risultati non sono migliori: sorteggiato nel gruppo G con [[Amsterdamsche Football Club Ajax|Ajax]], [[Real Club Celta de Vigo|Celta Vigo]] e [[Panathīnaïkos Athlītikos Omilos|Panathīnaïkos]], lo Standard chiude al terzo posto nel girone, nonostante i 7 punti frutto di quattro pareggi e di una vittoria (3-0 contro il Panathinaikos ad [[Atene]]).
 
La stagione successiva vede il ritorno dei ''Rouches'' ai vertici del campionato belga. La squadra allenata da José Jeunechamps si piazza al sesto posto nella stagione regolare ma nei play-off scudetto riesce a risalire fino a giungere alla seconda posizione, con soli tre punti di distacco dai campioni del [[Club Brugge Koninklijke Voetbalvereniging|Club Bruges]]. Nonostante la mancata vittoria del titolo nazionale, la squadra di Liegi riesce a mettere in bacheca un'altra [[Coupe de Belgique]], eliminando in finale il [[Koninklijke Racing Club Genk|Genk]] ai tempi supplementari.
 
Nella [[Supercoppa del Belgio 2018]] lo Standard esce sconfitto dal Bruges e viene inserito con [[Sevilla Fútbol Club|Siviglia]], [[Futbol'nyj Klub Krasnodar|Krasnodar]] e [[Akhisar Belediye Gençlik ve Spor|Akhisar Belediye]] nel girone J dell'[[UEFA Europa League 2018-2019|Europa League 2018-19]]. Il club belga vince tutte le partite casalinghe con lo stesso risultato (2-1), ma non è sufficiente per qualificarsi alla fase ad eliminazione diretta, in quanto alla 6ª giornata i turchi già eliminati ed ancora a 0 punti fermano sullo 0-0 lo Standard. Di conseguenza chiudono il girone al terzo posto con 10 punti, alle spalle dei più quotati Siviglia e Krasnodar, entrambi a quota 12.
 
== Cronistoria ==