Benetton Formula: differenze tra le versioni
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[[File:Alessandro-benetton-f1.jpg|thumb|upright|Il presidente [[Alessandro Benetton]] con la prima guida designata Schumacher nella vittoriosa stagione {{F1|1994}}]]
In vista del campionato {{F1|1994}} la Benetton terminò il rapporto di sponsorizzazione con Camel e si accordò con la concorrente [[Japan Tobacco]]: la nuova [[Benetton B194|B194]] venne dunque pellicolata nella livrea blu-azzurra del marchio [[Mild Seven]], che accompagnerà la scuderia anglo-trevigiana per il resto della sua storia.<ref>{{cita web|autore=Simone Peluso|url=https://www.formulapassion.it/motorsport/storia/livree-storiche-evoluzione-della-benetton-mild-seven-1994-2001-schumacher-verstappen-herbert-alesi-berger-fisichella-wurz-button-493612.html|titolo=Livree storiche <nowiki>|</nowiki> L’evoluzione della Benetton
La scelta del team di puntare tutto su Schumacher, costruendo la vettura in funzione esclusiva del suo stile di guida, si rivelò pagante: il tedesco colse 8 vittorie e, anche complice le difficoltà patite dalla concorrenza, ''in primis'' da una Williams che dovette scontare la morte di Senna a [[Gran Premio di San Marino 1994|Imola]] e la discontinuità del rendimento di [[Damon Hill]] (quest'ultimo, comunque, l'unico capace di rivaleggiare contro Schumacher per l'iride fino all'ultima gara<ref name="Adelaide">{{cita web|autore=Luca Ferrari|url=https://www.formulapassion.it/motorsport/storia/f1-13-novembre-1994-anniversario-25-anni-primo-titolo-michael-schumacher-giallo-adelaide-34863.html|titolo=Adelaide '94: 25 anni fa il primo mondiale di Schumacher|data=13 novembre 2019}}</ref>), si garantì il suo primo titolo mondiale.<ref name="Adelaide"/>
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L'anno successivo in Benetton si visse una stagione di transizione, dettata da un profondo svecchiamento dei ranghi.<ref name="Allievi"/> Cambiarono i regolamenti e le vetture si restrinsero: la scuderia anglo-trevigiana passò a equipaggiare la sua [[Benetton B198|B198]] con i nuovi pneumatici [[Bridgestone]], ora scanalati, e cambiò anche ''line-up'' con la promozione a titolare di Wurz e l'acquisto dell'italiano [[Giancarlo Fisichella]].<ref>{{cita news|autore=Andrea Cremonesi|url=http://archiviostorico.gazzetta.it//1997/novembre/19/Fisichella_via_all_era_Benetton_ga_0_9711198125.shtml|titolo=Fisichella, via all'era Benetton|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=19 novembre 1997}}</ref> Si dovette inoltre affrontare il ritiro del motorista [[Renault]] dalla Formula 1: i suoi propulsori della stagione precedente vennero passati alla [[Mecachrome]] che li aggiornò per distribuirli nel 1998, oltre alla {{Automobilismo Williams|N}} campione uscente, anche alla stessa Benetton che da par suo decise di rinominarli in [[Playlife]] per ragioni commerciali, onde promuovere l'omonimo marchio del gruppo Benetton.<ref name="Story"/>
La resa dei nuovi motori Mecachrome/Playlife non riuscì però a eguagliare quella delle precedenti unità di Viry-Châtillon, inficiando negativamente sui risultati stagionali della squadra: dei due piloti il solo Fisichella mostrò qualche lampo, riuscendo a cogliere due secondi posti consecutivi nella prima parte di campionato, a [[Gran Premio di Monaco 1998|Monaco]] e in [[Gran Premio del Canada 1998|Canada]],<ref name="Story"/> e firmando poi in [[Gran Premio d'Austria 1998|Austria]] l'ultima partenza al palo della storia Benetton, mentre il compagno di box Wurz seppe raggiungere soltanto dei piazzamenti in zona punti. La scuderia battagliò comunque per tutto l'anno con Williams e {{Automobilismo Jordan|N}} per il terzo posto in classifica costruttori,<ref>{{cita news|autore=Mario Vicentini|url=http://archiviostorico.gazzetta.it//1998/ottobre/30/Williams_Benetton_Jordan_guastafeste_mondiali_ga_0_981030055.shtml|titolo=Williams, Benetton e Jordan guastafeste mondiali|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=30 ottobre 1998}}</ref> dietro alle inarrivabili {{Automobilismo McLaren|N}} e {{Automobilismo Ferrari|N}}, giungendo infine quinta.<ref name="Story"/> Nell'ottobre del 1998, inoltre, irruppe l'ennesimo ribaltone ai vertici con le dimissioni di Richards, entrato in rotta con la proprietà circa i piani futuri del team,<ref>{{cita news|autore=Pino Allievi|url=http://archiviostorico.gazzetta.it//1998/ottobre/20/Ribaltone_alla_Benetton_via_Richards_ga_0_9810204289.shtml|titolo=Ribaltone alla Benetton: via Richards, poteri a Rocco|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=20 ottobre 1998}}</ref> sicché Rocco Benetton assunse la piena gestione a Enstone.<ref>{{cita news|autore=Pino Allievi|url=http://archiviostorico.gazzetta.it//1998/ottobre/21/Rocco_voglio_che_Benetton_parta_ga_0_9810214067.shtml|titolo=Rocco: "
Nella stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 1999|1999]] le vicende della squadra tornarono indirettamente a incrociarsi una prima volta con quelle di Briatore il quale, nel frattempo, tramite la sua azienda [[Supertec]] si era accordato con la Mecachrome per distribuire i propulsori francesi, sotto il nuovo nome, a vari team di Formula 1: oltre alla Benetton, anche la Wiliams e la neonata {{Automobilismo BAR|N}} si affidarono a queste unità, che la scuderia anglo-italiana continuò a ribattezzare Playlife.<ref name="Story"/>
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