Zsigmond Báthory: differenze tra le versioni

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Su richiesta del sultano Murad III, le truppe della Transilvania aiutarono [[Aron Tiranul]], [[Voivoda di Moldavia]]. Il sultano ordinò anche a Sigismondo di pagare il doppio dell'importo del tributo annuale. Baldassarre Báthory nel frattempo uccise il segretario di Sigismondo, Pál Gyulai, il 10 dicembre [[1592]] e persuase il cugino ad ordinare l'esecuzione di Gálffy l'8 marzo [[1593]]. Quell'estate, Sigismondo si recò a Cracovia sotto mentite spoglie per avviare negoziati sul suo matrimonio con [[Anna Vasa|Anna]], la sorella di Sigismondo III di Polonia. La [[Santa Sede]] aveva proposto il matrimonio, che avrebbe potuto consentire a Sigismondo di governare la Polonia durante l'assenza del re, che era anche re di Svezia, ma il piano non andò a buon fine.<ref name="G412">{{cita|Granasztói 1981|p. 412.}}</ref><ref>{{cita|Horn 2002|p. 177}}</ref>
 
===La Lega"Lunga SantaGuerra"===
{{main|Lunga Guerra}}
Nell'agosto del 1593, il sultano Murad III misconobbe la [[Trattato di Adrianopoli (1568)|tregua con gli Asburgo]] e dichiarò guerra al Sacro Romano Imperatore Rodolfo II. Il Turco ordinò a questo punto a Sigismondo di inviare rinforzi per sostenere l'[[esercito ottomano]] nell'[[Ungheria realeReale]].<ref name="G412"/>
 
Il principe di Transilvania si trovò a questo punto invischiato in una ragnatela di complotti.<br>
Secondo fonti diplomatiche, il gran visir stava progettando di occupare la Transilvania. Su proposta di [[Jan Zamoyski]], Cancelliere di Polonia, Sigismondo inviò degli inviati a [[Elisabetta I d'Inghilterra]], chiedendole di intervenire per suo conto alla [[Sublime Porta]], e la Regina-Vergine ordinò al suo ambasciatore a Istanbul, Edward Barton, di sostenere Báthory.<ref>{{cita|Horn 2002|p. 177}}</ref><br>
Papa Clemente VIII inizò a premere su Sigismondo perché aderisse alla [[[[Lega Santa (1594)]]|Lega Santa]] contro l'Impero Ottomano.<ref>{{cita|Horn 2002|p. 180}}</ref> Dopo che le truppe di Rodolfo II sconfissero gli ottomani in una serie di battaglie nell'autunno del primo anno di guerra, Sigismondo risolse di accondiscendere alle richieste papali ma a condizione che l'Asburgo riconoscesse l'indipendenza della Transilvania dalla [[Corona d'Ungheria|corona ungherese]]. La svolta anti-turca, pericolosa per la sopravvivenza stessa della Transilvania quale stato indipendente tra l'Impero Ottomano e le terre degli Asburgo, provocò al principe seri problemi con i suoi [[boiari]]: i delegati delle ''Unio Trium Nationum'' rifiutarono di dichiarare guerra ai Turchi in tre diete consecutive tra maggio e luglio. Sigismondo abdicò, rimettendo il potere al cugino Baldassarre alla fine di luglio. Supportato da altri membri della famiglia, tra cui il fratello Andrea Báthory, Baldassarre puntò allora al trono ma Kovacsóczy, Kendi e altri importanti funzionari s'intromisero istituendo un consiglio di boiari per amministrare il paese limitando il potere del voivoda.<ref name="H183">{{cita|Horn 2002|p. 180183}}</ref><ref>{{cita|Granasztói 1981|ppp. 412-414.}}</ref><br>
I comandanti dell'esercito (compreso Stefano Bocskai) e Fra' Carillo convinsero allora Sigismondo a riprendere il trono l'8 agosto<ref name="G414">{{cita|Granasztói 1981|p. 414.}}</ref>, persuadendolo anche ad ordinare (28 agosto) l'arresto di Kovacsóczy, Kendi, Baldassarre Báthory e altri dodici nobili che si erano opposti alla guerra contro gli ottomani, accusandoli di complotto. Sándor e Gábor Kendi furono decapitati insieme ad altri due membri del consiglio reale. Baldassarre Báthory, Kovacsóczy e Ferenc Kendi furono strangolati in prigione. Tutti i nobili uccisi tranne uno erano protestanti, per lo più unitari. Molti dei loro parenti si convertirono al cattolicesimo per impedire la confisca delle loro proprietà. Andrea Báthory fuggì dalla Transilvania per slavarsisalvarsi.<ref name="H183"/><ref>{{cita|Nagy 1984|pp. 108-109}}</ref><ref>{{cita|Keul 2009|p. 139}}</ref>
 
Sigismondo decise di aderire alla Lega Santa insieme ad Aaron il Tiranno, voivoda di Moldavia, e [[Michele il Coraggioso]], [[voivoda di Valacchia]], il 5 ottobre [[1594]]. Aaron e Michele avevano avviato negoziati diretti con la Santa Sede ma Sigismondo che rivendicava [[suzerain|sovranità su di loro]] impedì una loro autonoma diplomazia: fu l'inviato di Báthory, Stefano Bocskai, a firmare il documento che confermava l'appartenenza della Transilvania alla Lega Santa a Praga il 28 gennaio 1595. Secondo il trattato, Rodolfo II riconosceva il diritto ereditario di Sigismondo di governare la Transilvania e il [[Partium]] e di usare il titolo di principe ma stabilì anche che il principato sarebbe stato riunito con la corona ungherese se la famiglia di Sigismondo si fosse estinta. La Dieta della Transilvania confermò il trattato il 16 aprile e proibì anche le innovazioni religiose, originando la persecuzione dei [[Siculi Sabbatari]] e degli [[Udvarhelyszék]].<ref>{{cita|Pop 2009|p. 78}}</ref><ref name="G415">{{cita|Granasztói 1981|p. 415}}</ref><ref>{{cita|Keul 2009|p. 139}}</ref>
I comandanti dell'esercito (compreso Stefano Bocskai) e Fra' Carillo convinsero allora Sigismondo a riprendere il trono l'8 agosto, persuadendolo anche ad ordinare (28 agosto) l'arresto di Kovacsóczy, Kendi, Baldassarre Báthory e altri dodici nobili che si erano opposti alla guerra contro gli ottomani, accusandoli di complotto. Sándor e Gábor Kendi furono decapitati insieme ad altri due membri del consiglio reale. Baldassarre Báthory, Kovacsóczy e Ferenc Kendi furono strangolati in prigione. Tutti i nobili uccisi tranne uno erano protestanti, per lo più unitari. Molti dei loro parenti si convertirono al cattolicesimo per impedire la confisca delle loro proprietà. Andrea Báthory fuggì dalla Transilvania per slavarsi.
 
Sigismondo Báthory sposò [[Maria Cristina d'Asburgo]], figlia dell'arciduca [[Carlo II d'Austria]] e nipote dell'imperatore Rodolfo II, il 6 agosto. Tuttavia, il matrimonio non fu mai consumato. Sigismondo accusò la zia Margaret Majláth, madre di Baldassarre Báthory, di avergli causato l'impotenza con la stregoneria. Lo storico László Nagy osserva che i contemporanei di Sigismondo non hanno fatto alcun riferimento al suo rapporto con le donne, dimostrando che Sigismondo fosse omosessuale.<ref>{{cita|Nagy 1984|pp. 126 e 131}}</ref><ref>{{cita|Sz. Kristóf 2013|p. 348}}</ref>
<ref name="G414">{{cita|Granasztói 1981|p. 414.}}</ref>
 
Báthory sposò [[Maria Cristina d'Asburgo]] (figlia dell'arciduca [[Carlo II d'Austria]]) e si alleò con l'imperatore [[Rodolfo II d'Asburgo|Rodolfo II]], animato da bellicosi sogni di [[crociata]] e già impegnato in un lungo conflitto contro il sultano. Cavalcando l'onda della sua alleanza anti-ottomana con gli Asburgo, Sigismondo siglò ad [[Alba Iulia]] (Gyulafehérvár), un vantaggioso accordo con il voivoda di [[Valacchia]], [[Michele il Coraggioso]], nel quale quest'ultimo accettava il sovraregno della Transilvania in cambio di aiuti militari contro gli Ottomani, già vittoriosamente entrati in Valacchia. Parimenti, Sigismondo si alleò con il voivoda di [[Moldavia]], [[Aron Tiranul]], direttamente minacciato dalle armate del sultano.
 
Nel [[1595]] Sigismondo era dunque libero di orchestrare i suoi piani di rafforzamento politico-territoriale fino a quel momento celati dalla sua veste di crociato anti-turco. Una complessa macchinazione permise a Báthory di catturare il voivoda Aron e di trasferirne la famiglia ed il tesoro alla corte di Transilvania (5 maggio). Mentre sul trono di Moldavia veniva posto il generale [[Ștefan Răzvan]], fedele a Sigismondo, Aron moriva avvelenato nel castello di [[Vințu de Jos]]. Riuniti i boiari valacchi presso Alba Iulia, Báthory promise loro di trasformare la Valacchia in una monarchia retta dagli aristocratici ed ottenne il loro appoggio contro il voivoda Michele, ridotto dai termini dell'accordo ad un mero reggente nominale.