Strom Thurmond: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+ cat |
dettagli di forma |
||
Riga 50:
Figlio di John William Thurmond ([[1862]]-[[1934]]) e di Eleanor Gertrude Strom ([[1870]]-[[1958]]), da giovane frequentò la [[Clemson University]] (dove divenne membro dell'associazione studentesca segreta [[Pi Kappa Alpha]]), laureandosi in [[orticoltura]] nel [[1923]]. Lavorò come contadino, allenatore e preparatore atletico prima di essere arruolato nell'[[United States Army|Esercito degli Stati Uniti]].
Nel [[1933]] cominciò la sua carriera politica venendo eletto al [[Senato]] della [[Carolina del Sud]]. Prese parte alla [[
Nel [[1946]] vinse le [[elezioni primarie|primarie]] del [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]] con il 57% dei voti e divenne abbastanza facilmente governatore
== I Dixiecrat ==
Nel [[1948]], in segno di protesta contro la decisione del presidente democratico [[Harry S. Truman]] di abolire la segregazione razziale nell'esercito, fondò il partito dei [[Dixiecrat]] (da ''[[Dixie]]'', abitante del Sud statunitense) e si candidò come presidente degli
Nel [[1950]] si candidò al [[Senato degli Stati Uniti d'America|Senato]], ma ottenne il 46% dei voti e venne sconfitto dal democratico [[Olin D. Johnston]]: questa fu l'unica volta in cui Thurmond perse in un'elezione locale.
Line 63 ⟶ 61:
Alle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1952|elezioni presidenziali del 1952]] appoggiò il candidato [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|repubblicano]] [[Dwight D. Eisenhower]]. Due anni dopo venne eletto al Senato con il 63% dei voti: fu la prima volta in cui un [[candidato write-in]] (ovvero un candidato non presente nella scheda elettorale, il cui nome viene scritto manualmente dall'elettore) riuscì a vincere una consultazione per il Senato statunitense.
La sua opposizione alle [[Civil Rights Act (1957)|leggi sui diritti civili]] è sottolineata dal record per il discorso più lungo tenuto da un solo senatore: nel 1957 Thurmond parlò ininterrottamente per 24 ore e 18 minuti contro il ''Civil Rights Act'' proposto dal Presidente [[Dwight D. Eisenhower|Eisenhower]]. Il discorso incluse parti completamente irrilevanti come la ricetta dei biscotti della nonna di Thurmond.<ref>Caro, Robert (2002). ''Master of the Senate: The Years of Lyndon Johnson'', New York: Knopf, ISBN 0-394-52836-0</ref>
Col passare del tempo però una grandissima fetta dell'opinione pubblica, soprattutto democratica, accettò l'idea dell'integrazione tra bianchi e neri e pertanto i Dixiecrat andarono in crisi: alle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1960|presidenziali del 1960]] Strom Thurmond venne scelto dall'indipendente (ma anche lui ex democratico) [[Harry F. Byrd]] come candidato vicepresidente ma i due ottennero solo lo 0,4% dei voti.
Line 71 ⟶ 69:
Il 16 settembre del [[1964]] Thurmond cambiò nuovamente partito ed entrò nel Partito Repubblicano. Nel frattempo, dal 1952 in poi (tranne per una breve parentesi dall'aprile al giugno del [[1956]]) confermò sempre il suo seggio al Senato, con risultati abbastanza altalenanti (ma mai sotto il 53%). Anche quando superò i novant'anni di vita gli elettori del suo Stato continuarono a dargli fiducia: raggiunse così un record difficilmente eguagliabile.
Strom Thurmond fu abbastanza influente durante le amministrazioni di [[Richard Nixon]] e [[Ronald Reagan]]. Nella sua lunghissima permanenza al Senato, egli ebbe modo di sconfessare gran parte delle riforme segregazioniste che aveva fermamente appoggiato
A partire dagli anni Ottanta in poi, fu molte volte candidato come presidente pro-tempore del Senato statunitense, incarico che tradizionalmente viene affidato a politici molto anziani: nel [[1981]], nel [[1983]] e nel [[1985]] sconfisse il democratico [[John C. Stennis]], che però si prese la rivincita nel [[1987]]; successivamente Thurmond fu battuto da [[Robert Byrd]] nel [[1989]], che lo superò anche nel [[1991]] e nel [[1993]] 57-43; nelle tre elezioni dal [[1995]] al [[1999]] riuscì a spuntarla il repubblicano, mentre nelle quattro consultazioni che si svolsero nel [[2001]] egli e Byrd si divisero le vittorie.
|