Strom Thurmond: differenze tra le versioni

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Figlio di John William Thurmond ([[1862]]-[[1934]]) e di Eleanor Gertrude Strom ([[1870]]-[[1958]]), da giovane frequentò la [[Clemson University]] (dove divenne membro dell'associazione studentesca segreta [[Pi Kappa Alpha]]), laureandosi in [[orticoltura]] nel [[1923]]. Lavorò come contadino, allenatore e preparatore atletico prima di essere arruolato nell'[[United States Army|Esercito degli Stati Uniti]].
 
Nel [[1933]] cominciò la sua carriera politica venendo eletto al [[Senato]] della [[Carolina del Sud]]. Prese parte alla [[Secondaseconda guerra mondiale]] e partecipò allo [[sbarco in Normandia]] come vice [[colonnello]]: ricevette, per le sue imprese belliche, 18 tra decorazioni, medaglie e attestati di merito. Nel dopoguerra, approvò con decisione le [[leggi Jim Crow]], che ribadivano il netto [[segregazionismo]] del suo Stato.
 
Nel [[1946]] vinse le [[elezioni primarie|primarie]] del [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]] con il 57% dei voti e divenne abbastanza facilmente governatore del Southdella Carolina del Sud. Tuttavia le sue scelte in materia d'integrazione col popolo afroamericano lo portarono ad avere numerosi contrasti con la linea ufficiale del partito.
 
== I Dixiecrat ==
Nel [[1948]], in segno di protesta contro la decisione del presidente democratico [[Harry S. Truman]] di abolire la segregazione razziale nell'esercito, fondò il partito dei [[Dixiecrat]] (da ''[[Dixie]]'', abitante del Sud statunitense) e si candidò come presidente degli USAStati Uniti. I Dixiecrat erano elettori del sud tendenzialmente favorevoli al programma politico dei democratici, ma strenuamente contrari alle leggi anti-segregazionismo. Nelle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1948|elezioni presidenziali del 1948]] Thurmond superò il milione di voti, ottenne il 2,4% dei consensi e conquistò 39 grandi elettori: un ottimo risultato, considerando che egli poteva essere votato solo in pochi Stati.
 
I Dixiecrat erano quegli elettori del sud tendenzialmente favorevoli al programma politico dei democratici, ma strenuamente contrari alle leggi anti-segregazionismo. Nelle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1948|elezioni presidenziali del 1948]] Thurmond superò il milione di voti, ottenne il 2,4% dei consensi e conquistò 39 grandi elettori: un ottimo risultato, considerando che egli poteva essere votato solo in pochi Stati.
 
Nel [[1950]] si candidò al [[Senato degli Stati Uniti d'America|Senato]], ma ottenne il 46% dei voti e venne sconfitto dal democratico [[Olin D. Johnston]]: questa fu l'unica volta in cui Thurmond perse in un'elezione locale.
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Alle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1952|elezioni presidenziali del 1952]] appoggiò il candidato [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|repubblicano]] [[Dwight D. Eisenhower]]. Due anni dopo venne eletto al Senato con il 63% dei voti: fu la prima volta in cui un [[candidato write-in]] (ovvero un candidato non presente nella scheda elettorale, il cui nome viene scritto manualmente dall'elettore) riuscì a vincere una consultazione per il Senato statunitense.
 
La sua opposizione alle [[Civil Rights Act (1957)|leggi sui diritti civili]] è sottolineata dal record per il discorso più lungo tenuto da un solo senatore: nel 1957 Thurmond parlò ininterrottamente per 24 ore e 18 minuti contro il ''Civil Rights Act'' proposto dal Presidente [[Dwight D. Eisenhower|Eisenhower]]. Il discorso incluse parti completamente irrilevanti come la ricetta dei biscotti della nonna di Thurmond.<ref>Caro, Robert (2002). ''Master of the Senate: The Years of Lyndon Johnson'', New York: Knopf, ISBN 0-394-52836-0</ref>
 
Col passare del tempo però una grandissima fetta dell'opinione pubblica, soprattutto democratica, accettò l'idea dell'integrazione tra bianchi e neri e pertanto i Dixiecrat andarono in crisi: alle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1960|presidenziali del 1960]] Strom Thurmond venne scelto dall'indipendente (ma anche lui ex democratico) [[Harry F. Byrd]] come candidato vicepresidente ma i due ottennero solo lo 0,4% dei voti.
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Il 16 settembre del [[1964]] Thurmond cambiò nuovamente partito ed entrò nel Partito Repubblicano. Nel frattempo, dal 1952 in poi (tranne per una breve parentesi dall'aprile al giugno del [[1956]]) confermò sempre il suo seggio al Senato, con risultati abbastanza altalenanti (ma mai sotto il 53%). Anche quando superò i novant'anni di vita gli elettori del suo Stato continuarono a dargli fiducia: raggiunse così un record difficilmente eguagliabile.
 
Strom Thurmond fu abbastanza influente durante le amministrazioni di [[Richard Nixon]] e [[Ronald Reagan]]. Nella sua lunghissima permanenza al Senato, egli ebbe modo di sconfessare gran parte delle riforme segregazioniste che aveva fermamente appoggiato negliin anni precedentiprecedenza<ref>[http://www.slate.com/id/2075662 Dal sito Slate.com]</ref>.
 
A partire dagli anni Ottanta in poi, fu molte volte candidato come presidente pro-tempore del Senato statunitense, incarico che tradizionalmente viene affidato a politici molto anziani: nel [[1981]], nel [[1983]] e nel [[1985]] sconfisse il democratico [[John C. Stennis]], che però si prese la rivincita nel [[1987]]; successivamente Thurmond fu battuto da [[Robert Byrd]] nel [[1989]], che lo superò anche nel [[1991]] e nel [[1993]] 57-43; nelle tre elezioni dal [[1995]] al [[1999]] riuscì a spuntarla il repubblicano, mentre nelle quattro consultazioni che si svolsero nel [[2001]] egli e Byrd si divisero le vittorie.