Birrificazione: differenze tra le versioni

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La macerazione è il processo successivo. Questo processo, denominato anche [[ammostamento]] (''mashing'' in inglese, abbreviato spesso in ''mash'') in quanto produce il [[mosto]], converte gli amidi rilasciati durante la fase di maltificazione, in zuccheri che possono essere fermentati. Il cereale macinato viene immerso in acqua calda in un recipiente di grandi dimensioni noto come tino. In questo vaso, il cereale e l'acqua si mescolano insieme per creare un mosto di cereali. Le azioni termiche (riscaldamento), chimiche (idratazione) e meccaniche (mescolamento) favoriscono la cessione di composti dal solido al liquido (dissoluzione per macerazione) e avviano le successive trasformazioni. L'acqua ricca di zucchero viene poi filtrata in un processo noto come [[#Chiarificazione|chiarificazione]]. Prima della chiarificazione, la temperatura del mosto può essere portata a circa 75&nbsp;°C per disattivare gli enzimi. Ulteriore acqua può essere spruzzata sui grani per estrarre zuccheri supplementari (processo noto come ''sparging'').<ref name=ref-21>{{Cita libro|autore=Ted Goldammer |titolo=The Brewer's Handbook: The Complete Book To Brewing Beer |editore=Apex |edizione=2 anno=2008|isbn=0-9675212-3-8 }}</ref>
 
A questo punto il liquido è noto come ''birra grezza''. Il mosto viene trasferito in un grande serbatoiotino noto come "rame" o [[bollitore]] dove viene bollito con [[luppolo]] e, a volte altri ingredienti quali erbe o zuccheri. In questa fase avvengono molte reazioni chimiche e vengono prese delle decisioni determinanti sul gusto, colore ed aroma da dare alla birra.<ref name=ref-1/> La bollitura serve a terminare i processi enzimatici, la precipitazione delle proteine, l'[[isomerizzazione]] delle resine del luppolo e a concentrare e sterilizzare il mosto. Il luppolo aggiunge sapore, aroma e gusto amaro alla birra. Alla fine della bollitura, il mosto viene posto in un recipientetino chiamato "centrifuga", dove le particelle solide vengono separate.<ref name=ref-2>{{Cita libro|autore=I. Hornsey |titolo=A History of Beer and Brewing |edizione=1|città =Washington D.C. |editore=Royal Society of Chemistry |anno=2004|isbn=0-85404-630-5 }}</ref>
 
Specie nei piccoli birrifici, la fase di ammostamento, cottura del mosto e filtraggio sono effettuate in maniera contigua utilizzando un impianto che si chiama "sala di cottura" o "sala cotta". Ammostamento e bollitura sono svolte (in fasi disgiunte) in un serbatoiotino (ovviamente ad azione termica attivabile ovvero una caldaia per birrificazione) e a fianco, in linea, c'è il tino di filtrazione/whirpool; completanoinvece, le sale a tre tini sono strutturate in ammostamento/bollitura, filtrazione, whirlpool. Completano l'impianto il polmone di acqua calda (o il generatore di vapore) e lo scambiatore di raffreddamento (in pratica è un procedimento "a isola" su monoblocco compatto). Le sale di cottura sono modulabili per stazioni<ref>Ad esempio si possono aggiungere il modulo di macinazione, pre-miscelazione ed idratazione del malto, oppure l'attrezzo hop-back. Oppure, in quelle di maggiori dimensioni, tino chiarificatore whirpool e tino filtrazione sono indipendenti</ref> e dimensioni a seconda delle esigenze e dei volumi produttivi. Il [[Controllore logico programmabile|PLC]] permette di gestire le ricette, controllare e registrare i parametri delle varie cotte prodotte, nonché scegliere il tipo di ammostamento<ref>Esempio di sala cottura http://www.easybrau.it/wp-content/files_mf/1469686739EB_Salacotturapocket_low_ites.pdf</ref>.
 
Dopo la centrifugazione, il liquido subisce un processo di raffreddamento. Questo avviene quando il mosto viene trasferito rapidamente dal bollitore ad uno [[scambiatore di calore]] per essere raffreddato. Lo scambiatore di calore è costituito da un insieme di tubi immersi all'interno di una vasca contenente acqua fredda. È molto importante raffreddare velocemente il mosto, fino ad un livello di temperatura che consenta al lievito di essere aggiunto in modo sicuro.<ref name=ref-4/> Infatti il lievito non può svilupparsi alle alte temperature.<ref name=ref-1>{{Cita web |url= http://www.fosters.com.au/enjoy/beer/history_of_beer.htm |titolo= History of Beer |editore= Foster's Group Home |accesso= 22 novembre 2009 |urlmorto= sì |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20060216203039/http://www.fosters.com.au/enjoy/beer/history_of_beer.htm |dataarchivio= 16 febbraio 2006 }}</ref>
 
Dopo che il mosto passa attraverso lo scambiatore di calore, ormai raffreddato, viene fatto passare in unaun vascafermentatore. diNel fermentazione.serbatoio Nelladi vascafermentazione viene aggiunto un lievito selezionato in funzione del tipo di birra che si vuole produrre.<ref name="ref-1"/> L'addizione di lievito è solitamente eseguita mediante precedente idratazione in acqua oppure in mosto, secondo proporzioni calibrate, e successiva incorporazione della miscela ottenuta alla massa (questo per favorire la diffusione e ambientamento graduale dei lieviti nel mosto<ref>In commercio il lievito da birrificazione si trova in panetti, liquido o granuli secchi.</ref>). Comincia quindi il processo di fermentazione che determina la trasformazione degli zuccheri in alcol, [[biossido di carbonio]] e altri composti.
 
La seconda fase del processo si chiama ''racking''. Questo avviene quando i birrai travasano la birra in una nuova vasca per il condizionamento.<ref name=ref-21/> Il condizionamento della birra è quel processo in cui il sapore diventa più gradevole e i gusti indesiderati vengono eliminati.<ref name=ref-2/>