Villa Sauli Bombrini Doria: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Scudo97 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riformulazioni
Riga 22:
|proprietario = Comune di [[Genova]]
}}
'''Villa Sauli Bombrini Doria''' è una storica dimora nobiliare, nel quartiere genovese di [[Albaro]], situata in posizione elevata rispetto a via Albaro. Dal 1972 è sede del [[Conservatorio Niccolò Paganini]] di Genova.
 
Il nome Sauli Bombrini Doria è dato dalle famiglie che vi hanno abitato. La villa dovrebbe risalire al XVICinquecento secolo, tuttavia committente ede autorearchitetto sono tuttora ignoti e non si hanno notizie delsulla palazzoproprietà perfino tuttoagli ilinizi XVIII secolodell'Ottocento.
È sede del [[Conservatorio Niccolò Paganini]] di Genova dal 1972.
 
Il nome Sauli Bombrini Doria è dato dalle famiglie che vi hanno abitato.
 
La villa dovrebbe risalire al XVI secolo, tuttavia committente ed autore sono tuttora ignoti e non si hanno notizie del palazzo per tutto il XVIII secolo.
 
Nelle vicinanze si trovano altre illustri ville genovesi, ovvero [[villa Saluzzo Bombrini]], villa Saluzzo Mongiardino e villa Saluzzo Carrega Parodi, tutte appartenute alla famiglia Saluzzo<ref>{{Cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Saluzzo.htm|titolo=Famiglia Saluzzo|sito=www.nobili-napoletani.it|accesso=2021-01-26}}</ref>.
 
== Storia ==
Le prime notizie sulla villa risalgono agli inizi dell'Ottocento, quando il palazzol'edificio e i terreni circostanti risultano di proprietà della famiglia Sauli<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/sauli_(Enciclopedia-Italiana)|titolo=SAULI in "Enciclopedia Italiana"|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|accesso=2021-01-26}}</ref>.
 
Costruita verosimilmente nel XVICinquecento secolo, la villa è appartenuta, agli inizi dell'Ottocento, al marchese Costantino Sauli e, nel 1855, alla sua terzogenita, Luigia.
 
Nel 1856, Luigia Sauli vendette l'intera proprietà al cavaliere [[Carlo Bombrini]]<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-bombrini_(Dizionario-Biografico)|titolo=BOMBRINI, Carlo in "Dizionario Biografico"|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|accesso=2021-01-26}}</ref>.
Line 41 ⟶ 37:
Negli anni successivi si attuò un grande ampliamento dell'intera proprietà, dovuto all'acquisto della adiacente villa Cambiaso.
 
Qualche anno più tardi venne venduta villa Cambiaso evenne venduta; Villa Sauli Bombrini Doria venne ceduta, nel 1960, a una società immobiliare da Rosetta Bombrini, vedova del marchese [[Doria]], a una società immobiliare<ref>{{Cita web|url=http://puc.comune.genova.it/03_11_2014/DEF/3_STR/3_3_L2_VNC/3_3_2_SCH/scheda_43.pdf|titolo=Volume M CROSA MONTALLEGRO (S.F.d’Albaro)}}</ref>.
 
Nel 1962, il Comune di [[Genova]] divenneacquistò proprietario dellala villa, che dal 1972 è sede del [[Conservatorio Niccolò Paganini]], trasferitosi da Palazzo della Meridiana, posto nel centro storico del capoluogodella ligurecittà.
 
== Descrizione ==
Villa Sauli Bombrini Doria, posta in posizione elevata rispetto a via Albaro, è circondata da un ampio parco, formato da alberi ad alto fusto e da componenti naturalistici emulati, che vanno a formare un arredo romantico. Una fontana, posta di fronte alla facciata orientata verso via Albaro, è invece la chiara testimonianza di un precedente [[giardino all'italiana]].
[[File:Prospetto della facciata rivolta a sud.jpg|miniatura|Prospetto della facciata rivolta a sud]]
Il palazzo è sviluppato su più piani e ha subito un'importante ristrutturazione nell'Ottocento. Inizialmente, infatti, l'ingresso dell'edificio, era posto sul lato sud, mentre oggi si trova ruotato di 180°, sul lato oppostonord, preceduto da un ampio portico a tre archi e da un vestibolo voltato.
 
Nel piano nobile si trova un grande salone rettangolare, avente il lato più lungo rivolto a meridione, come spesso accade negli edifici che si trovano in questa zona. Lungo il lato corto, si trova un maestoso organo, che per altezza raggiunge quasi il soffitto della sala.
 
La rigorosità e la bellezza dell'edificio è visibile già sulle facciate,. in cui è netta la divisione, sottolineata dalla [[trabeazione]] orizzontale, tra la parte inferiore finita col [[bugnato]] e la parte superiore semplicemente intonacata, eccezion fatta per le cornici architravate delle finestre.
 
Questo schema architettonico rispetta i canoni e i criteri della forma stilistica classica, dove vengono mantenute le simmetrie e viene aumentato il rapporto dei vuoti sui pieni.
 
Alle tre finestre centrali originali del piano nobile infatti, ne è stata aggiunta una quarta, in corrispondenza del salone.
 
Le logge angolari sono state realizzate a bugnato liscio, ovvero con pietre levigate.