Neuroetica: differenze tra le versioni

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* Modello kantiano: il giudizio morale è un processo cosciente di riflessione deliberativa e razionale, la risposta emotiva dipende dalla valutazione razionale.<ref>Kohlberg, L. (1969). Stage and sequence: The cognitive-developmental approach to socialization. In Handbook of Socialization Theory and Research, D.A. Goslin, ed. (Chicago: Rand McNally)</ref>
* Modello humeano: la psicologia morale è essenzialmente emotiva e i processi deliberativi sono richiesti solo per fornire delle razionalizzazioni post-hoc del giudizio morale dato.<ref name= b /><ref>Prinz, J. (2006) The emotional basis of moral judgment. Philos. Exp. 9, 29–43.</ref>
* Modello ibrido: per il giudizio morale sono richiesti sia meccanismi emotivi sia deliberativi. Alcuni autori (come [[Antonio Damasio|Damasio]])<ref name= e >{{cita libro|nome=Antonio|cognome=Damasio|titolo=Descartes' Error: Emotion, Reason and the Human Brain|url=https://archive.org/details/descarteserrorem00dama|anno=1994|editore=Grosset-Putnam|città=New York|isbn=9780399138942}}</ref> affermano che il giudizio morale richiede sempre emozione e ragione, altri (come Greene)<ref name= g >Greene, J.D. et al. (2001) An fMRI investigation of emotional engagement in moral judgment. Science 293, 2105–2108.</ref><ref>Greene, J.D. et al. (2004) The neural bases of cognitive conflict and control in moral judgment. Neuron 44, 389–400.</ref><ref>Greene, J.D. and Haidt, J. (2002) How (and where) does moral judgment work? Trends Cogn. Sci. 6, 517–523.</ref> affermano che l'emozione gioca un ruolo decisivo solo nella valutazione di certe situazioni morali.
* Modello rawlsiano: esiste una facoltà morale, che opera indipendentemente dai processi deliberativi e emotivi; i meccanismi emotivi entrano in gioco dopo la presa di decisione morale, per tradurre questa in comportamento.<ref name= c /><ref>Hauser, M. (2006) Moral Minds, Harper Collins.</ref><ref>Dwyer, S. (1999) Moral competence. In Philosophy and Linguistics (Murasugi, K. and Stainton, R., eds), pp. 169–190, Westvew Press.</ref>