Ex istituto ortofrenico di Potenza: differenze tra le versioni

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|architetto = [[Marcello D'Olivo]]
|ingegnere = Libero Martucci
|appaltatore = [[Congregazione delle [[Ancelle della Divina Provvidenza]]
|costruttore = Impresa edile Salini
|proprietario = [[Congregazione delle [[Ancelle della Divina Provvidenza]]
|committente =
|Zoom mappa =
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== Storia ==
La nascita del complesso ospedaliero di cui questo edificio faceva parte fu voluta da [[Don Pasquale Uva]], presbitero e fondatore dell'omonima ''Opera Don Uva'' e di diverse strutture sanitarie per l'assistenza dei malati di mente, il quale già negli [[Anni 1930|anni trenta]] e [[Anni 1940|quaranta]] del [[XX secolo|Novecento]] denunciava la carenza di assistenza psichiatrica nell'Italia meridionale<ref name=":1">{{Cita|C. De Falco|p. 306|defalco}}.</ref>, a cui egli si propose di porre rimedio, come testimoniato da una sua pubblicazione del [[1948]], costruendo, oltre a quella già esistente a [[Bisceglie]], quelle che si sarebbero chiamate ''Case della Divina Provvidenza'' nelle città di [[Foggia]], [[Potenza (Italia)|Potenza]], [[Benevento]] e [[Cosenza]].<ref name=":1" /> Le ultime due non vennero mai realizzate, mentre quella di Potenza sarà edificata successivamente a quella di Foggia e contemporaneamente ad una ulteriore struttura a [[Guidonia Montecelio|Guidonia]], con il coinvolgimento degli stessi professionisti.<ref name=":2">{{Cita|C. De Falco|p. 309|defalco}}.</ref> Sebbene Don Uva avesse immaginato fin dal [[1935]] la struttura manicomiale di Potenza nell'ottica di venire incontro alle esigenze di tutta la [[Basilicata]], dato che nel capoluogo lucano il [[Ex Manicomio Provinciale ed Ospedali Riuniti di Potenza|manicomio progettato da Quaroni e Piacentini]] non era mai stato impiegato per le finalità per cui era stato pensato, fu solo negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] che grazie ad appoggi politici riuscì ad ottenere un terreno di 40.000 metri quadri in periferia della città all'ingresso della via Appia.<ref name=":3">{{Cita|C. De Falco|p. 314|defalco}}.</ref> Rispetto all'idea di struttura ''a villaggio'' utilizzata nel progetto di Piacentini e Quaroni, considerata di difficile attuazione nel [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]], questa volta venne considerato il sistema dei padiglioni collegati tra loro tramite passaggi coperti.<ref name=":4">{{Cita|C. De Falco|pp. 309-314|defalco}}.</ref> Luigi Buttiglione fu l'autore del progetto di diversi edifici del complesso quali il primo padiglione cronici, l'infermeria, l'amministrazione, i padiglioni maschile e femminile, quello dei deficienti, il parlatorio, la casa suore e la chiesa.<ref name=":3" /> Tra il [[1968]] ed il [[1972]] venne invece costruito l'edificio dell'istituto ortofrenico dall'Impresa edile Salini<ref name=":5">{{Cita|C. De Falco|p. 84|defalco2}}.</ref>, a firma del prestigioso architetto [[Marcello D'Olivo]]<ref name=":3" /> e con la direzione dei lavori affidata all'ingegnere [[Puglia|pugliese]] Libero Martucci.<ref name=":5" /> La struttura dell'istituto ortofrenico è poi divenuta nel corso degli anni non più funzionale al complesso sanitario di cui faceva parte, anche a causa della [[Legge Basaglia]] del [[1978]] che di fatto ha decretato il superamento delle istituzioni manicomiali.<ref>CONGREGAZIONE ANCELLE DELLA DIVINA PROVVIDENZA OPERA DON UVA ONLUS IN A.S - Programma del commissario straordinario Avv. Bartolomeo Cozzoli del 16 settembre 2014 [http://www.donuvainamministrazionestraordinaria.it/wp-content/uploads/2015/06/PROGRAMMA-DI-CESSIONE.pdf]</ref> Pur dopo una parziale ristrutturazione nei primi anni novanta<ref name=":99">{{Cita|V. Giambersio|pp. 118-119|Giambersio}}.</ref> l'edificio attualmente è quasi del tutto in disuso ed è stato messo in vendita nel [[2020]] dalla ''Congregazione [[Ancelle della Divina Provvidenza]]'' in amministrazione straordinaria.<ref>{{Cita news|url=https://www.noinotizie.it/15-01-2020/divina-provvidenza-cessione-di-immobili-non-funzionali-allattivita/|titolo=Divina Provvidenza, cessione di immobili non funzionali all’attività|pubblicazione=Noi Notizie|data=15 gennaio 2020}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Giovanni Di Benedetto|url=http://www.norbaonline.it/dettaglio.php?i=84407|titolo=Bisceglie, partito il bando per la cessione degli immobili del 'Don Uva'|pubblicazione=Norba Online|data=14 gennaio 2020}}</ref> Nello stesso anno è stato proposto il riutilizzo della struttura come sede del nascente corso di laurea in [[medicina]] dell'[[Università degli Studi della Basilicata|Università della Basilicata]].<ref>{{Cita news|url=https://www.ufficiostampabasilicata.it/attualita/potenza-galella-lex-ospedale-ortofrenico-sede-del-corso-di-laurea-in-medicina/|titolo=Galella: “L’Ex Ospedale ortofrenico sede del Corso di Laurea in Medicina”|pubblicazione=Ufficio Stampa Basilicata|data=20 dicembre 2020}}</ref>
 
== Architettura ==