Prendiparte Pico di Paolo: differenze tra le versioni

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Ricoprì la carica di [[Podestà (medioevo)|podestà]] di alcune importanti città: [[Pavia]] nel [[1387]] e nel [[1389]], [[Milano]] nel [[1390]] e [[Brescia]] nel [[1394]]. Fu al soldo di [[Gian Galeazzo Visconti]] nelle imprese contro [[Bologna]] e [[Firenze]]. Fu fatto prigioniero dei bolognesi a [[San Giovanni in Persiceto]] e liberato nel [[1392]] a seguito della pace di [[papa Bonifacio IX]].
 
Morì nel [[1394]] e venne sepolto nella [[Chiesa di San Francesco (Mirandola)|Chiesa di San Francesco]] a [[Mirandola]], inizialmente nelka cripta e poi nella tomba commissionata dalla moglie Caterina all'intagliatore veneziano [[Paolo dalle Masegne]], figlio del celebre [[Jacobello dalle Masegne|Jacobello]]<ref>La tomba riporta l'iscrizione, in lingua volgare: "''Questa opera de talio fata in preda/un venecian la fè ch a nome Polo/nato di Jacomel ch a taia preda''"</ref>.
 
== Tomba ==
La tomba di Prendiparte Pico fu commissionata dalla moglie Caterina Caimi: quest'ultima, dopo aver visto la bellezza della tomba del cognato Spinetta, non volle essere da meno e commissionò un'opera ancora più bella al prestigioso intagliatore veneziano [[Paolo dalle Masegne]], figlio del celebre [[Jacobello dalle Masegne|Jacobello]]: la tomba riporta infatti l'iscrizione in lingua volgare ''Questa opera de talio fata in preda/un venecian la fè ch a nome Polo/nato di Jacomel ch a taia preda''.
 
Il monumento costituisce uno dei maggiori capolavori del gotico veneziano in Emilia: l'urna è scolpita in un unico blocco di marmo con al centro la scena della Crocifissione, affiancata dalle figure molto espressive di Maria, San Giovanni e la Maddalena che urla di dolore; ai lati della tomba una mula piegata dal peso di un sacco (che rappresenta il dolore insopportabile della vedova) e di un cane (simbolo di fedeltà) insieme con iscrizioni di lingua inglese antica, a testimonianza del legame tra Prendiparte e [[Giovanni Acuto]] (John Hawkwood). Il coperchio in gesso è scolpito a grandezza naturale a immagine del defunto sul letto di morte con l'armatura da battaglia, similmente alla tomba di [[Giacomo Cavalli]] scolpita dallo stesso artista nella [[Basilica dei Santi Giovanni e Paolo (Venezia)|Basilica dei Santi Giovanni e Paolo]] a Venezia. Ancora visibili tracce dorate e di colore, tipiche delle tombe dei Delle Masegne.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Massimiliano Righini|titolo=L'armamento tardo trecentesco nelle arche tombali di Prendiparte e Spinetta Pico nella Chiesa di San Francesco di Mirandola|pubblicazione=Ars Historiae. Conoscere e Ricostruire|anno=2011|mese=gennaio/marzo|url=https://www.academia.edu/44641300/Larmamento_tardo_trecentesco_nelle_arche_tombali_di_Prendiparte_e_Spinetta_Pico_nella_Chiesa_di_San_Francesco_di_Mirandola}}</ref>
 
== Discendenza ==