Alberto De Capitani d'Arzago: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Figlio del [[marchese]] [[Giuseppe De Capitani d'Arzago]] e di Maria Dozzio, Alberto De Capitani D'arzago studiò lettere alla [[Università Cattolica del Sacro Cuore]] di [[Milano]], dove nel 1932, ottenne la laurea a pieni voti in archeologia. Successivamente, per accontentare i desideri del padre, si iscrisse anche alla facoltà di [[giurisprudenza]] dove si laureò nel [[1935]].<ref name=TrecDBI />
 
Negli stessi anni si attivò nell'attività archeologica, allievo di A. Calderini, scrivendo ''Forma Urbis Mediolani'' (1935), già iniziato per la tesi universitaria;<ref name="le muse" /> occupandosi di allestire cantieri di scavi per il circo romano, a cui seguì il libro ''Il circo romano'' (Milano [[1939]]); dopo di che pubblicò ''La zona di Porta Romana dal Seveso all'arco'' (Milano [[1942]]), nel quale illustrò anche un tratto di una via monumentale apparso sotto l'attuale corso di Porta Romana.<ref name=TrecDBI />
 
Nel [[1940]], dopo aver studiato le reliquie ambrosiane, organizzò una grande mostra di cimeli ambrosiani, e diede poi alle stampe il libro ''Antichi tessuti della basilica ambrosiana'' (Milano [[1941]]).<ref name="le muse" />
 
Dal 1941 al [[1943]] insegnò archeologia e storia dell'arte antica presso l'[[Università degli Studi di Milano]].<ref name=TrecDBI />