Storia romana: differenze tra le versioni

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Con la [[Tetrarchia]] voluta da [[Diocleziano]] cominciò la divisione dell'Impero e vennero avviate profonde riforme nel tentativo di fissare lo status quo. Roma finì per perdere il suo ruolo di sede imperiale a favore di metropoli più vicine alle frontiere da difendere. Inoltre, in Oriente venne fondata da [[Costantino I]] sul sito della città di [[Bisanzio]] la "Nuova Roma", [[Costantinopoli]].
 
La progressiva adozione della [[religione cristiana]] (che di converso si istituzionalizzò a contatto con lo Stato romano, assumendone tratti organizzativi e alcuni modelli iconografici) avviata da Costantino ([[306]]-[[337]]), si concluse, dopo periodi di oscillazione tra scelte protoereticali ([[Costanzo II]], 337-[[361]]) e tentativi di restaurazione dei culti tradizionali, mediante l'organizzazione di un'istituzione ecclesiale parallela a quella civile ([[Giuliano (imperatore romano)|Giuliano]], 361-[[363]]), con l'adozione ufficiale del culto cristiano ([[Teodosio I]], [[379]]-[[395]]). Nel successivo [[IV secolo]] il cristianesimo divenne progressivamente l'unica religione.
 
Nel IV secolo, l'Impero romano, piegato da una inarrestabile crisi politica ed economica ed incapace di respingerne le invasioni, fu costretto ad accettare sempre più frequentemente lo stanziamento di popoli germanici ("barbari") nei suoi territori.