Teuzzone (monaco): differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Le prime notizie sulla vita di Teuzzone ci vengono tramandate dal suo omonimo ''Teuzzone da Razzuolo'' che fu tra i primi discepoli di san [[Giovanni Gualberto]], anch'egli monaco ma della badia di [[Ex badia di San Paolo di Razzuolo|Razzuolo]] fondata da Gualberto nel [[1036]]. Più volte vennero confuse le biografie dei due monaci concomitanti nel nome, nel periodo, e nella vicinanza storica con il santo<ref>{{cita libro|url=
https://books.google.it/books?id=zBUTAAAAYAAJ&pg=PA391&lpg=PA391&dq=teuzzone+monaco&source=bl&ots=WOo10jD65h&sig=jI_cprOn--xa1xHzk8Noa5JZlag&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwja6quMmrvWAhWCZ1AKHSvlDbQQ6AEINzAG#v=onepage&q=teuzzone%20monaco&f=false|titolo=Bibliografia storico-ragionata della Toscana: o sia Catalogo degli scrittori che hanno illustrata la storia luoghi e persone|
Teuzzone nacque a Firenze, durante il pontificato di [[Papa Giovanni XII|Giovanni XII]], questo lo identifica intorno al [[960]], da una famiglia dell'aristocrazia fiorentina. Essendo figlio unico, fu severamente educato alla religione cristiana e alle lettere, viene descritto di carattere tranquillo. Sembra fosse molto devoto a [[Miniato di Firenze|san Miniato]] e alla morte di entrambi i genitori si presentò al monastero [[Ordine di San Benedetto|benedettino]] di [[Basilica di San Miniato al Monte|san Miniato]], dall'abate ''Marino'' per chiedere di entrare nell'ordine monastico.<br />
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Il monaco fu tra i firmatari il 2 novembre 1031 dell'atto di fondazione dello ''spedale'' dedicato a san Niccolò. Il documento originale riporta le firme dei monaci che sottoscrissero l'evento e tra questi ''Ego Teuzo indignus monachus et sacerdos consensi & subscripsi''<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=n8JWAAAAcAAJ&pg=PA181&lpg=PA181&dq=xante+perugino&source=bl&ots=BNjJfxfMuJ&sig=239rb8U2r0Br-2mX4UXkpuZlAdU&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiryfen4bvWAhUOaFAKHRiUDXkQ6AEIPDAI#v=onepage&q&f=false|titolo=Vite de' santi e beati fiorentini, parte seconda|autore=Giuseppe Maria Brocchi|editore=stamperia Gaetano Albizzini|p=182}}</ref>.
Dall'epigrafe che era posta sulla sua tomba, risulterebbe che per cinquant'anni visse una vita da romito, rifiutando l'incarico di priore del convento e facendo costruire una cella vicina alla chiesa del monastero dove visse isolato, in preghiera e digiuno. Questa cella divenne poi la cappella di santo Stefano. La fama di questo eremita si diffuse e negli anni venne visitato da molti fedeli che gli chiedevano consigli. Anche san [[Giovanni Gualberto]] trovandosi in contrasto con la nomina del nuovo priore Oberto nominato dal vescovo di Firenze [[Atto I]] entrambi [[
Quando venne estinta la simonia, o forse persuaso dal monaco Pietro Damiano, Teuzzone uscì dal suo stato di isolamento, tornando alla vita cenobitica<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=n8QfKIObYgAC&pg=PA46&lpg=PA46&dq=epigrafe+beato+teuzzone&source=bl&ots=YQRX6cN64k&sig=-lVjzKTbC_qopHgsIdDobLqiu6I&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjy1qfL-sDWAhURaFAKHUZNAOEQ6AEILjAB#v=onepage&q=epigrafe%20beato%20teuzzone&f=false|titolo=uestioni istoriche cronologiche vallombrosane|autore=FedeleSoldani|anno=1731|p=41|accesso=25 settembre 2017}}</ref>, morendo poi in veneranda età, risulta avesse sottoscritto un atto notarile nel 1071, e morto nel 1075, anche se avrebbe avuto 115 anni, questa data non ha conferma in alcun documento. Secondo [[Lorenzo Cantini]], il beato era festeggiato il 10 gennaio, mentre il 9 per Luigi Sartoni. Il monaco non venne sepolto nella fossa comune agli altri monaci, ma vanne posto in ''luogo separato'' con una lapide che riportava la scritta: {{Citazione|...Tumulus B Teuzzonis<br />
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