Jean-Paul Belmondo: differenze tra le versioni

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Negli [[anni 1970|anni settanta]] si specializza nel genere [[poliziesco]], interpretando spesso molte scene pericolose senza [[controfigura]], intervallando la sua produzione con [[film drammatico|pellicole drammatiche]]: in questi anni lavora sotto la direzione di grandi registi come [[Henri Verneuil]], Georges Lautner, [[Philippe Labro]], [[Jacques Deray]] e Philippe de Broca. A partire dai tardi [[anni 1980|anni ottanta]], tralasciando crepuscolari pellicole di genere poliziesco, [[cinema di guerra|guerra]] e [[commedia]], come ''[[Professione: poliziotto]]'' (1983), ''[[Irresistibile bugiardo]]'' (1984), ''[[L'oro dei legionari]]'' (1984) e ''[[Tenero e violento]]'' (1987), Belmondo privilegia il teatro, ma ottiene ancora un grande riconoscimento dal cinema nel 1989, quando riceve il [[Premio César per il migliore attore]] per il film ''[[Una vita non basta]]'' di [[Claude Lelouch]].
[[File:Jean-Paul Belmondo 2013 3.jpg|thumb|upright=0.8|Jean-Paul Belmondo nel 2013]]
La mattina dell'8 agosto 2001 è colpito da un'[[ischemia cerebrale]] che lo allontana dal grande schermo e dal teatro fino al 2008, quando torna al cinema come protagonista del [[remake]] francese di ''[[Umberto D.]]'' di De Sica. Il 18 maggio 2011 viene insignito della [[Palma d'oro]] alla Carriera durante la 64ª edizione del [[Festival di Cannes]]. Nel 2016, assieme al regista [[Jerzy Skolimowski]], gli viene assegnato il [[Leone d'oro alla carriera]] alla [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia]].