Prestito linguistico: differenze tra le versioni

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Nida afferma che «il prestito linguistico di parole straniere è spesso considerato una pratica più sicura della creazione di parole usando componenti lessicali indigene», ma quando si diffondono nella cultura ricevente «sono sempre soggette a cambiamenti di significato e spesso modificano il proprio orientamento semantico».
 
Talvolta il vocabolo viene acquisito senza che la lingua di adozione introduca una nuova parola per sostituire il prestito. Questo può essere determinato dalla supremazia di una lingua in un determinato settore. Un esempio di quanto appena affermato è il linguaggio informatico inglese, da cui l'[[lingua italiana|italiano]] ha attinto molti vocaboli, quali ''scanner'', ''mouse'' o ''webcam''.
 
==== Prestiti dalla lingua italiana ====