Brunetto Latini: differenze tra le versioni

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La tomba di Brunetto Latini è stata ritrovata nella [[Chiesa di Santa Maria Maggiore (Firenze)|chiesa di Santa Maria Maggiore di Firenze]], ed è segnalata da un'antica colonnetta nella cappella a sinistra dell'altare maggiore.
 
[[File:Inferno Canto 15 verses 28-29.jpg|thumb|left|Dante e Virgilio incontrano Brunetto. Illustrazione di [[Gustave Doré]]]]
Nel [[Inferno - Canto quindicesimo|Canto XV]] dell'''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]'' [[Dante]] lo incontra tra i [[Sodomia|sodomiti]], violenti contro Dio nella natura. Siamo nel terzo girone del [[Cerchi dell'Inferno|settimo cerchio]]; Dante e [[Virgilio]] camminano su un piano rialzato rispetto alla landa desolata in cui i dannati procedono. Dante, che era stato allievo di Brunetto, è profondamente scosso e non nasconde verso il maestro una persistente ammirazione. Brunetto è il primo nell'opera a toccare fisicamente il poeta, tirandolo per la veste.
 
== Opere ==
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{{vedi anche|Il Favolello}}
Brunetto è inoltre autore di un altro breve poemetto, ''[[Il Favolello]]'', di una ''[[La Rettorica|Rettorica]]'', volgarizzamento e commento del ''[[De inventione]]'' di Cicerone, nonché dei volgarizzamenti di tre orazioni ciceroniane (''[[Quinto Ligario|Pro Ligario]]'', ''Pro Marcello'', ''Pro rege Deiòtaro''). In passato gli si attribuivano, ma senza fondamento, varie opere tra cui il ''[[Mare amoroso]]'' e i ''[[Fiori e vita di filosafi]]''.
 
== Nella cultura ==
[[File:Inferno Canto 15 verses 28-29.jpg|thumb|leftright|Dante e Virgilio incontrano Brunetto. Illustrazione di [[Gustave Doré]]]]
{{Vedi anche|Inferno - Canto quindicesimo#Brunetto Latini - vv. 22-60}}
{{Citazione|..."Siete voi qui, ser Brunetto?"<br>
E quelli: "O figliuol mio, non ti dispiaccia<br>
se Brunetto Latino un poco teco<br>
ritorna ’n dietro e lascia andar la traccia".
|''[[Divina Commedia]]'', ''Inf''. XV, vv. 29-32}}
Nel [[Inferno - Canto quindicesimo|Canto XV]] dell'''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]'' [[Dante]] lo incontra tra i [[Sodomia|sodomiti]], violenti contro Dio nella natura. Siamo nel terzo girone del [[Cerchi dell'Inferno|settimo cerchio]]; Dante e [[Virgilio]] camminano su un piano rialzato rispetto alla landa desolata in cui i dannati procedono. Dante, che era stato allievo di Brunetto, è profondamente scosso e non nasconde verso il maestro una persistente ammirazione. Brunetto è il primo nell'opera a toccare fisicamente il poeta, tirandolo per la veste. Brunetto Latini passa poi a parlare di Firenze, introducendo la profezia dell'esilio di Dante, già anticipata nel Canto X con Farinata degli Uberti.
 
== Note ==