Legge 22 maggio 1978, n. 194: differenze tra le versioni

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Stante la riproponibilità dell'istanza giudiziale stessa successivamente al rigetto<ref name="ilcaso.it" /> e la praticabilità di soluzioni a distanza relative alla gestione informatica delle cause civili e penali, non è stata ritenuta meritevole di menzione l'eventualità di un legittimo impedimento o di una causa di forza maggiore quale giustificato motivo ostativo alla presenza delle convenute nel giorno prestabilito. È pertanto presumibile che la medesima decisione di rigetto si riproduca identicamente anche laddove sussistano le predette condizioni di legittimo impedimento o causa di forza maggiore alla presenza in aula. Ad ottobre del 2020 non è una nota una specifica giurisprudenza di merito.
 
==Dati delle statistiche del Ministero della Salute sugli aborti in Italia dal 1978==
{| class="wikitable" style="float:left;"
|+Dati dalle statistiche del Ministero della Salute
! colspan="29" align="center" | Aborti chirurgici in Italia<ref>{{cita web | url = http://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioPubblicazioniDonna.jsp?lingua=italiano&id=2924 | titolo = Relazione Ministro Salute attuazione Legge 194/78 tutela sociale maternità e interruzione volontaria di gravidanza - dati 2018 | anno = 2020 | sito = Ministero della Salute | accesso = 29 marzo 2021 }}</ref>
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|}Nel 2015 il numero totale di interruzioni volontarie di gravidanza è stato di 87.639 (185.1 IVG ogni 1000 nati vivi). Il tasso di abortività (numero di IVG tra le donne tra 15 e 49 anni) è stato del 6.6 per mille (-8% sul 2014, -61.2% sul 1983). Il tasso di abortività è calato anche tra le donne straniere, passando dal 19 per mille del 2013 al 17,2 per mille del 2014.<ref name=corsera/>
|}
{{clear}}
 
Nel 2015 il numero totale di interruzioni volontarie di gravidanza è stato di 87.639 (185.1 IVG ogni 1000 nati vivi). Il tasso di abortività (numero di IVG tra le donne tra 15 e 49 anni) è stato del 6.6 per mille (-8% sul 2014, -61.2% sul 1983). Il tasso di abortività è calato anche tra le donne straniere, passando dal 19 per mille del 2013 al 17,2 per mille del 2014.<ref name=corsera/>
 
Nel 2016, i casi registrati nelle strutture sanitarie sono stati 89.416, di cui 59.423 riguardanti donne italiane e 25.503 di donne straniere.<ref>{{cita video | url = https://www.youtube.com/watch?v=MHIc8IcmlEM | titolo = Aborto: 40 anni di legge. I numeri e le ombre | editore = [[TV2000]].it | sito = Youtube | data = 22 maggio 2018 | urlarchivio = http://web.archive.org/web/20191109223409/https://www.youtube.com/watch?v=MHIc8IcmlEM/ | dataarchivio = 9 novembre 2019 | urlmorto = no}}, al minuto 1:10</ref> Nel 2017 il numero di IVG è calato ulteriormente a 80.733 unità, pari a -4.9% sull'anno precedente, ma anche al 17.7% dei ''"nati vivi"'', pari a 455.908 persone.<ref>{{cita web | url = http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?lingua=italiano&id=2807 | titolo = Relazione Ministro Salute attuazione Legge 194/78 tutela sociale maternità e interruzione volontaria di gravidanza - dati definitivi 2017 | anno = 2018 | sito = Ministero della Salute | urlarchivio = https://archive.today/20191109230930/http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2807_ulterioriallegati_ulterioreallegato_0_alleg.pdf | dataarchivio = 9 novembre 2019 | urlmorto = no | accesso = 9 novembre 2019 }}</ref>