Episodi de L'ispettore Coliandro (settima stagione): differenze tra le versioni
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Un altro dipendente nordafricano dell'azienda agricola, Cedric, amico di Asmareth, la contatta per denunciare le condizioni di sfruttamento alle quali sono sottoposti i lavoratori extracomunitari, nonché le sparizioni di chi si ribella, tra cui Kabanga. Coliandro viene quindi incaricato da De Zan di recarsi insieme ad Asmareth, Gamberini e Bertaccini presso l'azienda agricola Ravazzini, dove si produce un nocino e con molto terreno coltivato a vigneto. Agli agenti vengono quindi mostrati alcuni contratti e i permessi di soggiorno dei lavoratori extracomunitari. Quando Asmareth chiede di parlare con Kabanga, le viene riferito che tale nome è sconosciuto all'azienda. Cedric viene esortato da Asmareth a raccontare la verità in presenza di tutti ma quest'ultimo, impaurito da un uomo appena entrato nella stanza, si rifiuta di collaborare e strattona la donna inserendo di nascosto nella sua borsa un biglietto. La mossa viene però notata dal Caporale Ravazzini e dall'uomo che ha spaventato Cedric, i quali dopo aver congedato i poliziotti uccidono Cedric.
I due uomini quindi assoldano un ladro affinché insegua l'auto di Coliandro per recuperare il biglietto dalla borsa di Asmareth. Quando Asmareth scende dall'auto per rincasare, viene scippata dal ladro che li seguiva. Coliandro riesce a recuperare la borsa e l'uomo
Coliandro e Asmareth vengono quindi aggrediti e si ritrovano prigionieri in un sotterraneo in compagnia di Filippazzi, dell’imprenditore agricolo Ravazzini e di alcuni strani soggetti attrezzati per una battuta di caccia grossa in cui le prede sono proprio l’ispettore e la ragazza. Facendo tesoro del vantaggio concesso loro per fuggire e sfruttando l’atroce esperienza di Asmareth maturata durante la guerra di indipendenza eritrea, con semplici quanto ingegnose astuzie i due riescono a sfuggire ai cacciatori mettendoli fuori combattimento uno dopo l’altro, fino a giungere allo scontro finale con Filippazzi in cui l’ispettore ha rocambolescamente la meglio.
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