Patrimoni dell'umanità della Slovenia: differenze tra le versioni
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I '''patrimoni dell'umanità della Slovenia''' sono i siti dichiarati dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|UNESCO]] come [[patrimonio dell'umanità]] in [[Slovenia]], la quale è divenuta parte contraente della [[Convenzione sul patrimonio dell'umanità]] il 5 novembre 1992, in qualità di stato successore della [[Jugoslavia]]<ref name="mainpageWHC">{{cita web|lingua=en, fr|url=https://whc.unesco.org/en/statesparties/si|titolo=Slovenia|accesso=28 luglio 2021}}</ref>.
Al 2021 i siti iscritti nella [[Lista dei patrimoni dell'umanità]] sono cinque, mentre quattro sono le candidature per nuove iscrizioni<ref name="mainpageWHC"/>. Il primo sito iscritto nella lista è stato nel 1986 il complesso delle [[Grotte di San Canziano]], durante la decima sessione del [[comitato del patrimonio mondiale]]. Nel 2011, nella trentacinquesima sessione, due gruppi di [[Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi]] sono divenuti il secondo sito sloveno riconosciuto dall'UNESCO, condiviso con altri cinque stati dell'arco alpino. Il terzo patrimonio, comprendente due siti, di cui uno in [[Spagna]], è denominato [[Patrimonio del mercurio di Almadén ed Idria]], incluso nella lista nel 2012 dalla trentaseiesima sessione del comitato. La quarantunesima sessione del comitato nel 2017 ha iscritto un altro sito seriale trasfrontaliero, le [[
== Siti del Patrimonio mondiale ==
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