Lingua lombarda: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
non tutte le fonti concordano sulla definizione di lingua, vedi fonte Treccani citata nei Collegamenti esterni Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
Annullata la modifica 123835257 di 3knolls (discussione) perché le fonti esistenti a supporto parlando di "lingua", come peraltro il titolo della voce stessa Etichetta: Annulla |
||
Riga 33:
}}
La '''lingua lombarda'''{{ISO 639|group=N}} (nomi nativi ''lombard''<ref group="N">[[Ortografia milanese classica]]</ref>, ''lumbáart''<ref group="N">[[Ortografia ticinese]]</ref>, ''lumbard'', <small>[[Alfabeto Fonetico Internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[lumˈbɑːrt]}}; codice [[ISO 639-3]] ''lmo'') è
Nell'ambito accademico italiano, essendo classificata da alcuni autori e linguisti come ''dialetto romanzo primario'', è sovente indicata anche come ''dialetto'', intendendo con questo termine l'accezione di lingua contrapposta a quella ufficiale dello Stato<ref>{{Cita|Loporcaro 2009| p. 5}}.</ref><ref>{{Cita libro|autore=Michele Loporcaro|titolo=Profilo linguistico dei dialetti italiani|anno=2009|editore=Laterza|città=|citazione=I dialetti italiani sono dunque varietà italo-romanze indipendenti o, in altre parole, dialetti romanzi primari, categoria che si oppone a quella di dialetti secondari. Sono dialetti primari dell’italiano quelle varietà che con esso stanno in rapporto di subordinazione sociolinguistica e condividono con esso una medesima origine (latina). Dialetti secondari di una data lingua si dicono invece quei dialetti insorti dalla differenziazione geografica di tale lingua anziché di una lingua madre comune.}}</ref> e caratterizzata da un uso prevalentemente informale<ref>{{Treccani|dialetto_(Enciclopedia-dei-ragazzi)|Dialetto}}</ref>. A causa della mancanza di una [[koinè]] lombarda (varietà letteraria prevalente e di maggior prestigio), le diverse varianti territoriali del lombardo si sono nei secoli sviluppate in maniera indipendente l'una dall'altra, pur mantenendo una comune e [[mutua intelligibilità|reciproca intelligibilità]]<ref name=":02" />; pertanto il termine ''lingua lombarda'' è utilizzato dai codificatori "ISO 639" per riunire e classificare i dialetti lombardi entro un unico [[Dialetto#Cluster dialettali e linguistici|cluster linguistico]]<ref name=":02" />, ovvero l'insieme delle varietà omogenee che costituiscono una lingua<ref>{{Cita pubblicazione|autore=International African Institute|anno=1946|mese=Luglio|titolo=A Handbook of African Languages|rivista=Africa: Journal of the International African Institute|editore=Cambridge University Press|volume=16|numero=3|pp=156-159|lingua=Inglese|urlarchivio=https://www.jstor.org/stable/1156320}}</ref>. Nei manuali universitari italiani di ''linguistica e filologia romanza'' i dialetti lombardi sono normalmente inclusi nel gruppo dei "dialetti italiani settentrionali"<ref>Lorenzo Renzi e Alvise Andreose - Manuale di linguistica e filologia romanza - Ed. Il Mulino, Bologna - Nuova edizione - 2015, pagina 57: ''" (…) I dialetti italiani settentrionali comprendono le varietà parlate in Piemonte, nella Liguria, nella Lombardia, nel Trentino, nel Veneto e, infine, nell'Emilia e nella Romagna (…)"''</ref>.
|