Riconquista di Costantinopoli: differenze tra le versioni

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|Mutamenti_territoriali=[[Costantinopoli]] ritorna a far parte dell'[[Impero bizantino]] ed è nuovamente capitale dell'Impero
|Esito=Vittoria dei [[bizantini]]
|Schieramento1={{simbolo|Flag_of_the_Greek_Orthodox_ChurchFlag of the Greek Orthodox Church.svg}} [[Bizantini]]
|Schieramento2={{simbolo|Blason Empire Latin de Constantinople.svg}} [[Impero latino]]<br />{{REP-VEN}}
|Comandante1=[[Alessio Strategopulo]]
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|Note=
}}
 
La '''riconquista di Costantinopoli''' è la rioccupazione della città di [[Bisanzio]] da parte dei [[bizantini]] dell'[[Impero di Nicea]] avvenuta con un colpo di mano il 25 luglio [[1261]]. L'evento pose fine all'effimero [[Impero latino]] e permise la ricostituzione dell'[[Impero bizantino|Impero di Bisanzio]].
 
== Prologo ==
Nel [[1204]] la [[Quarta Crociata]], deviata su [[Costantinopoli]] a seguito degli accordi tra i [[Venezia]]ni e [[Alessio IV Angelo]], era sfociata nella [[assedio di Costantinopoli (1204)|caduta della città]] in mani crociate e nella costituzione di un nuovo stato [[feudalesimo|feudale]], l'[[Impero latino]], spartito tra le potenze vincitrici.<br />
 
Ai bizantini rimasero però il controllo del [[Despotato d'Epiro]], dell'[[Impero di Trebisonda]] e, soprattutto, dell'[[Impero di Nicea]], esteso sulla fascia [[Anatolia|anatolica]] dirimpetto a Costantinopoli.
 
Nell'estate del [[1261]], [[Michele VIII Paleologo|Michele Paleologo]], [[reggenza|reggente]] dell'Impero niceno, si apprestò ad abbattere il traballante impero crociato.
 
Per prima cosa strinse il 13 marzo un accordo, noto come [[trattato di Ninfeo (1261)|trattato di Ninfeo]], con la [[Repubblica di Genova]], allora impegnata contro [[Repubblica di Venezia|Venezia]] nella [[guerra di San Saba]], per controbilanciare la potenza sul mare dalla [[marineria veneziana|flotta veneziana]] disposta a difesa di Costantinopoli.<br />
 
Dopodiché inviò un piccolo contingente (ottocento uomini) al comando di [[Alessio Strategopulo]] in [[Tracia]] per compiere piccole azioni di disturbo e saggiare le difese dell'antica [[capitale (città)|capitale]].<br />
 
Quando [[Alessio Strategopulo]] arrivò a [[Selimbria]], venne a sapere che i latini insieme ai veneziani erano partiti per attaccare il forte Dafnusio che dominava l'accesso al [[Bosforo]] dal [[Mar Nero]]. I suoi informatori gli indicarono anche una porticina attraverso la quale un manipolo di soldati poteva entrare facilmente senza essere notato. L'occasione era troppo ghiotta per non essere sfruttata.
 
== La battaglia ==
Nella notte i bizantini entrarono e scaraventarono giù dalle mura le guardie latine. <br />
 
All'alba del 25 luglio [[1261]] tutto l'esercito di Alessio Strategopulo entrò a [[Costantinopoli]] dalla Porta aurea. [[Baldovino II di Costantinopoli]], si svegliò a causa del tumulto e fuggì prontamente con un mercantile veneziano nell'isola di [[Eubea]], ancora in mano ai latini. [[Alessio Strategopulo]] insieme ai suoi soldati appiccò il fuoco nel quartiere veneziano. Tutti gli abitanti veneziani di Costantinopoli fuggirono al molo per prendere una nave che li portasse in salvo.
 
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== Bibliografia ==
* Alain Ducellier, Michel Kaplan, ''Bisanzio. (IV-XV secolo)'', San Paolo Edizioni, 2005., ISBN 88-215-5366-3.
 
== Voci correlate ==
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* [[Alessio Strategopulo]]
* [[Costantinopoli]]
* [[Guerra di San Saba]]
* [[Guerra tra Genova, Bisanzio e Venezia|Guerra tra Venezia]]
* [[Guerre Veneziano-Genovesi]]
 
{{Portale|Bisanzio|Crociatecrociate|guerra|Venezia}}
 
[[Categoria:Guerra nel 1261]]