Wim Wenders: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Come da linee guida. Prima onorificenze. Solo Riconoscimenti.
integrazioni e inserimento fonti bibliografiche
Riga 22:
}}
 
Esponente di primo piano del [[Nuovo cinema tedesco]], <ref>Spagnoletti G.,''Lineamenti introduttivi alla storia del cinema - Il nuovo cinema tedesco: Rainer Werner Fassbiner e Wim Wenders'', Aracne, Roma 2002</ref><ref>{{Cita news |url=http://www.ilpost.it/2015/08/14/wim-wenders/ |titolo=Cinque grandi film di Wim Wenders |sito=[[Il Post]] |editore= |data=14 agosto 2015 |accesso=15 agosto 2015}}</ref> ha conosciuto il successo internazionale dirigendo pellicole quali ''[[Paris, Texas]]'' e ''[[Il cielo sopra Berlino]]'', che gli sono valsi numerosi riconoscimenti di carattere internazionale. [[Palma d'oro]] a [[Festival di Cannes 1984|Cannes nel 1984]], ha inoltre ricevuto l'[[Orso d'oro alla carriera]] al [[Festival internazionale del cinema di Berlino|Festival del Cinema di Berlino]] nel 2015.
 
== Biografia ==
=== Gli inizi ===
Dopo aver conseguito la maturità presso l'Humanistisches Gymnasium di [[Oberhausen]], Wenders si iscrive alla facoltà di Medicina, decidendo di seguire le orme del padre, già medico affermato; in seguito, cambierà facoltà, iscrivendosi al corso di laurea in Filosofia, ma la sua forte passione per il cinema lo spingerà a interrompere gli studi universitari e a voler intraprendere la professione di regista. <ref>AA.VV.,''Dizionario dei registi del cinema mondiale'', vol. III - P/Z, pp. 620-623</ref>

Nel corso della propria carriera, otterrà tuttavia le lauree «ad honorem» nel 1989 dalla [[Sorbona]] di [[Parigi]], nel 1995 dall'[[Università di Friburgo]], nel 2005 dall’[[Università Cattolica di Lovanio]] e nel 2010 dall'[[Università degli Studi di Catania]].
 
Nel 1966 Wenders si trasferisce a Parigi e qui lavora come incisore nello studio dell'artista americano Johnny Friedlander. Trascorre intere giornate alla [[Cinémathèque française|Cinémathèque]], vedendo tre o quattro film al giorno e fino a sette nei finesettimana, maturando una cultura cinefila che trasparirà con evidenza nei suoi film.<ref>Introduzione Wendersiana all'edizione inglese dei suoi scritti, citata da Giovanni Spagnoletti e Michael Töteberg (a cura di), ''Stanotte vorrei parlare con l'angelo. Scritti 1968-1988'', p. 211 </ref>
Inizia a frequentare le lezioni dell{{'}}''Institut des hautes études cinématographiques'' (IDHEC) ma la sua domanda di iscrizione verrà respinta per soprannumero.<ref>Filippo D'Angelo, Wim Wenders, p.21</ref>.
 
Nel 1966 Wenders si trasferisce a Parigi e qui lavora come incisore nello studio dell'artista americano Johnny Friedlander. Inizia a frequentare le lezioni dell{{'}}''Institut des hautes études cinématographiques'' (IDHEC) e trascorre intere giornate alla [[Cinémathèque française|Cinémathèque]], maturando una cultura cinefila che trasparirà con evidenza nei suoi film.
 
In seguito torna in [[Germania]], e dal 1967 al 1970 è studente dell'Accademia del cinema di [[Monaco di Baviera|Monaco]]. Il suo primo corto, ''[[Scenari]]'', è del 1967 mentre l'anno successivo realizza ''[[Lo stesso giocatore spara di nuovo]]'', ''[[Ciak film]]'', diretto insieme a [[Gerhard Theuring]], e ''[[Victor I]]''.
Line 34 ⟶ 38:
Sempre nel 1968 inizia a collaborare con la rivista ''Filmkritk'' e il quotidiano ''[[Süddeutsche Zeitung]]'' come critico cinematografico.
 
Gira altri quattro cortometraggi nel 1969: in particolare, ''[[Alabama 2000 anni luce]]'', che segna l'inizio della collaborazione con [[Robby Müller]] per la fotografia, e ''[[Tre LP americani]]'', scritto insieme allo scrittore [[austria]]coa [[Peter Handke]], conscrittore austriaco col il quale ilinstaurerà registaun lavoreràsaldo ancherapporto indi seguitocollaborazione e di amicizia.
Alla fine degliNegli anni sessanta e sulla scia della ''[[Nouvelle Vague]]'' francese, nasce in Germania il movimento del "Junger Deutscher Film" [[Nuovo cinema tedesco]]. Tra i suoi rappresentanti, <ref>{{Cita|Sandro Bernardi, 2007|p. 291}}</ref> oltre a [[Werner Herzog]], [[Rainer Werner Fassbinder]], [[Edgar Reitz]] e [[Alexander Kluge]], c'è Wenders. Intantooccuperà nelun 1970posto ildi registaprimo girapiano. il<ref>Gianni suo primo lungometraggio:Rondolino, ''[[EstateManuale indi cittàstoria (film 1970)|Estatedel in città]]cinema'', pp. 574-579</ref>
 
Nel 1970 il regista gira il suo primo lungometraggio: ''[[Estate in città (film 1970)|Estate in città]]''.
=== Il nuovo cinema tedesco e i primi lungometraggi ===
Seguono ''[[Prima del calcio di rigore|La paura del portiere prima del calcio di rigore]]'' del 1971, da un romanzo di [[Peter Handke]] - scrittore col quale instaurerà un saldo rapporto di collaborazione e di amicizia. L'anno dopo dirige ''[[La lettera scarlatta (film 1973)|La lettera scarlatta]]'', film ambientato nell'America puritana del XVII secolo.
Alla fine degli anni sessanta e sulla scia della ''[[Nouvelle Vague]]'' francese, nasce in Germania il movimento del [[Nuovo cinema tedesco]]. Tra i suoi rappresentanti, <ref>{{Cita|Sandro Bernardi, 2007|p. 291}}</ref> oltre a [[Werner Herzog]], [[Rainer Werner Fassbinder]], [[Edgar Reitz]] e [[Alexander Kluge]], c'è Wenders. Intanto nel 1970 il regista gira il suo primo lungometraggio: ''[[Estate in città (film 1970)|Estate in città]]''.
 
===La trilogia della strada===
Seguono ''[[Prima del calcio di rigore|La paura del portiere prima del calcio di rigore]]'' del 1971, da un romanzo di [[Peter Handke]] - scrittore col quale instaurerà un saldo rapporto di collaborazione e di amicizia. L'anno dopo dirige ''[[La lettera scarlatta (film 1973)|La lettera scarlatta]]'', film ambientato nell'America puritana del XVII secolo.
Il tema del viaggio è invece al centro di quella che è stata poi definita "la trilogia della strada". Il primo film che compone la trilogia è ''[[Alice nelle città]]'' del 1973, opera che Wenders ha girato in parte negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e che racconta l'amicizia tra un giovane reporter e una bambina. L'opera riceve il premio della critica tedesca nel 1974 e, ancora oggi, viene considerato uno dei lavori più riusciti del regista. Gli altri film della trilogia sono ''[[Falso movimento]]'' e ''[[Nel corso del tempo]]'' e, come nel precedente, anche in questi due ad interpretare il protagonista è [[Rüdiger Vogler]]. Con ''Nel corso del tempo'' arrivano per Wenders i primi riconoscimenti internazionali: il Golden Hugo al [[Chicago Film Festival]] e il premio FIPRESCI al [[Festival di Cannes]].<ref>Filippo D'Angelo, ''Wim Wenders'', pp. 51-85</ref>
 
=== Gli anni negli Stati Uniti e il successo internazionale ===
Nel 1975 fonda la casa di produzione Road Movies e in seguito dirige ''[[L'amico americano]]'', con [[Bruno Ganz]] e [[Dennis Hopper]] nel ruolo dei due protagonisti. Il film si basa sul romanzo ''[[L'amico americano (romanzo)|L'amico americano]]'' (''Ripley's Game'') di [[Patricia Highsmith]] e attira l'interesse del regista statunitense [[Francis Ford Coppola]], coinvolto nella co-produzione.
 
Si trasferisce negli USA per circa quattro anni. Durante questo periodo alterna la lavorazione di ''[[Lampi sull'acqua - Nick's Movie]]'', film-testamento sull'amico e regista [[Nicholas Ray]], "...uno dei grandi maestri del sogno e del cinema mitopoietico" <ref>{{Cita|Sandro Bernardi, 2007|p. 291}}</ref> a una "detective story" ''[[Hammett - Indagine a Chinatown]]'', frutto di una tormentata collaborazione con il produttore Francis Ford Coppola.
 
 
Dopo ''L'amico americano'' Wenders si trasferisce negli USA per circa quattro anni. Durante questo periodo dirige ''[[Lampi sull'acqua - Nick's Movie]]'', film-testamento sull'amico e regista [[Nicholas Ray]], malato terminale di cancro. Seguono ''[[Hammett - Indagine a Chinatown]]'', una "detective story" con [[Frederic Forrest]], tratta dal romanzo di [[Joe Gores]], e ''[[Lo stato delle cose]]'' nel 1982. Ambientato in [[Portogallo]] e a [[Los Angeles]], quest'ultimo lavoro racconta la vicenda di un regista rimasto senza soldi e pellicola per continuare a riprendere. Il film, con [[Patrick Bauchau]] nel ruolo principale, viene premiato con il [[Leone d'oro al miglior film|Leone d'Oro]] al [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Festival di Venezia]].