Illustrazione botanica: differenze tra le versioni

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==Storia==
 
I primi [[Erbario|erbari]] e [[Farmacopea|farmacopee]] di molte culture includevano già le rappresentazioni delle piante. Questo serviva ad aiutare nell'identificazione delle specie, solitamente aventi uno scopo medicinale. La prima raccolta di illustrazioni botaniche conservatasi sino ad oggi è il ''[[Codex Aniciae Julianae]]''. È la copia illustrata più antica e più pregiata del ''[[De materia medica]]'' del medico greco [[DioscoridesDioscoride Pedanio]]. Un'accurata descrizione delle piante tra differenti regioni e lingue, prima dell'introduzione della [[tassonomia]], era importante per la potenziale pericolosità per le preparazioni di medicinali. La scarsa qualità di stampa dei primi lavori poteva rendere difficoltoso il riconoscimento delle specie illustrate.
 
Quando si iniziò a pubblicare i primi sistemi di [[Glossario botanico|nomenclature botaniche]], la necessità di un disegno o di una pittura divenne meno sentita. Comunque, fu proprio in questo periodo che iniziò ad emergere la professione di illustratore botanico. Nel [[XVIII secolo]] si ebbe qualche miglioramento delle tecniche di stampa, e le illustrazioni iniziarono ad essere più accurate nei colori e nei dettagli. Il crescente interesse di botanici amatoriali, giardinieri e naturalisti fu alla base di un nuovo mercato di pubblicazioni botaniche; le illustrazioni incrementavano l'attrattiva e l'accessibilità ai lettori non specializzati.