Eresia: differenze tra le versioni

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Ovviamente, nell'accezione negativa, il termine eresia può essere visto come reciproco: pochi sarebbero disposti a definire le proprie credenze come eretiche, ma piuttosto a presentarle come l'interpretazione corretta di una determinata dottrina, e quindi come la visione ortodossa giudicata eretica da altri. Ciò che costituisce eresia è un giudizio dato in funzione dei propri valori; si tratta dell'espressione di un punto di vista relativo ad una consolidata struttura di [[credenza|credenze]]. Per esempio, i [[Cattolicesimo|cattolici]] vedevano nel [[protestantesimo]] un'eresia mentre i non cattolici consideravano il cattolicesimo stesso come la ''[[Apostasia#Cristianesimo|grande apostasia]]''.
 
Nell'ambito del cristianesimo si tende a fare una distinzione fra eresia e [[scisma]]: quest'ultimo comporta un distacco dalla chiesa ortodossa, considerata conforme alle regole date, senza "perversioni nel [[dogma]]" (secondo la definizione di [[San Girolamo]])<ref>''Epistola ad Titum'', [[Patrologia Latina]], vol. 26, col. 598.</ref>, anche se, secondo alcuni teologi cattolici, lo scisma inveterato finisce per assumere anche caratteristiche dottrinali <ref> Agostino, ''Contra Cresconium'', II, 7, 9 </ref>.
 
== Cattolicesimo ==