Ludovico Ludovisi: differenze tra le versioni

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Il coinvolgimento nella protesta del cardinale [[Gaspar de Borja y Velasco|Gaspare Borgia]] contro il papa, determinò l'ordine di questi a Ludovisi di osservare la residenza nella sede episcopale. Così partì da Roma per Bologna il 27 marzo 1632, già ammalato, morendovi il 18 novembre [[1632]]. Venne sepolto provvisoriamente nella cattedrale metropolitana di Bologna per poi essere trasferito, secondo le sue ultime volontà, nella [[Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio]] a Roma.
 
== LudovicoLa [[Collezione Ludovisi collezionista d'arte]] ==
[[File:Giorgione 100.jpg|alt=Artista veneto del Cinquecento, Doppio ritratto|thumb|upright|Artista veneto del Cinquecento, ''Doppio ritratto'']]
[[File:Tomb Gregorius XV Sant Ignazio.jpg|thumb|upright|Monumento funebre di [[papa Gregorio XV]] e del cardinale Ludovico Ludovisi]]
[[File:Dedication Sant Ignazio.jpg|destra|miniatura|Iscrizione dedicata a Ludovico Ludovisi nella [[Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio|chiesa di Sant'Ignazio]] a [[Roma]].]]
 
Al pari degli altri cardinal nipoti il Ludovisi raccolse una notevole [[Collezione Ludovisi|collezione d'arte]], di cui si ha testimonianza in due inventari redatti nel [[1623]] e nel [[1633]]. Il suo gusto era orientato prevalentemente verso la pittura rinascimentale veneta (possedeva molti quadri di [[Tiziano]], [[Bonifacio Veronese]], [[Jacopo Bassano]], [[Giovanni Bellini]]) e, naturalmente, emiliana del Cinque e Seicento ([[Dosso Dossi]], [[Francesco Francia]], [[Benvenuto Tisi da Garofalo|Garofalo]], [[Guercino]], [[Guido Reni]], [[Ludovico Carracci]], [[Domenichino]]).
 
Il cosiddetto ''Doppio ritratto'' attribuito a [[Giorgione da Castelfranco|Giorgione]] (Roma, Museo di palazzo Venezia) deriva proprio dalla sua collezione di pitture.