Francesco Caetani, XI duca di Sermoneta: differenze tra le versioni

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Francesco Caetani nacque a [[Roma]] il 17 aprile [[1738]], figlio primogenito di [[Michelangelo Caetani, X duca di Sermoneta]], e di sua moglie Carlotta Zongo Ondedei, pesarese. Tra il 1752 ed il 1756 fu a [[Napoli]] per studiare presso il monastero di Monte Oliveto sotto la guida dell'abate Romano Testa, dedicandosi in seguito ad alcuni studi da autodidatta. Nel [[1757]], quando suo padre rinunciò al titolo nobiliare in suo favore, egli divenne pertanto XI duca di Sermoneta, preferendo comunque prendere le redini della gestione dei beni della sua casata solo dopo la morte del genitore nel [[1760]], preferendo ad ogni modo affidare l'amministrazione dei beni a degli intermediari che però non lo ripagarono della medesima fiducia in loro riposta.
 
Nel [[1776]] acquistò dagli eredi del [[Fabrizio Serbelloni|cardinale Serbelloni]] il [[Palazzo Caetani (Roma)|palazzo]] costruito due secoli prima da Alessandro [[Mattei (famiglia)|Mattei]] a [[via delle Botteghe Oscure]]<ref>[http://www.borgato.be/MISCELLANEA/ROMA_PIGNA-A-G/html/botteghe-via-ii.html Via delle Botteghe Oscure - Palazzo Mattei Caetani del XVI sec. al n. 32]</ref>. Stabilitosi definitivamente a [[Roma]], iniziò a sviluppare un notevole interesse per le lettere e la scienza, che lo portò ad essere mecenate di molti studiosi nei due campi. Nel [[1778]] fece realizzare presso il suo nuovo palazzo una specola per compiere delle osservazioni astronomiche, in collaborazione col fratello [[Onorato Caetani (1742-1797)|Onorato]] e l'assistenza di padre Audifreddi, direttore dell'osservatorio astronomico della Minerva, dell'abate Giovanni Antonio Slop dell'università di Pisa e soprattutto di padre [[Ruggero Boscovich]]. In breve tempo, quello che divenne noto col nome di "osservatorio Caetani" divenne uno dei più rinomati di Roma ed iniziò ad essere visitato da personaggi eminenti come ad esempio Luigi De Cesaris (poi professore a Pisa), il matematico ed astronomo portoghese [[Eusebio da Veiga]], l'abate ed astronomo [[Feliciano Scarpellini]] (che riuscì ad aggregare l'osservatorio all'Accademia di studi fisico-matematici presso il collegio umbro Fuccioli di cui egli era rettore), ed [[Atanasio Cavalli]], carmelitano, poi chiamato alla cattedra di fisica del Collegio Romano. Dal [[1785]] venne poi regolarmente pubblicato un bollettino con le [[effemeridi]] astronomiche da esso derivate.
 
Durante l'occupazione francese napoleonica di [[Roma]], il governo convocò presto il Caetani intimandogli di deppennaredepennare dai soci della sua specola alcuni studiosi che non risultavano graditi al regime. Il duca ad ogni modo fu irremovibile nelle sue posizioni al punto che, quando l'accademia venne ricostituita nel [[1807]] col nome di [[Accademia dei Lincei]], Francesco Caetani venne proclamato subito presidente "a vita".
 
Egli stesso del resto aveva dato vita all'Accademia Esquiliana che operò tra il 1795 ed il 1801, dove ebbe modo di entrare in contatto con alcuni letterati della Roma dell'epoca, collegandola con la Stamperia Caetani, una piccola officina tipografica da lui allestita presso il proprio palazzo in via delle Botteghe Oscure, poi trasferita presso la vill di Santa Maria Maggiore.