Sinistra hegeliana: differenze tra le versioni

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La scuola hegeliana si era suddivisa ben presto in due principali correnti, che nel [[1837]] [[David Strauss]], in seguito alle polemiche suscitate dalla sua opera ''Vita di Gesù'' ([[1835]]), rifacendosi agli schieramenti politici che si fronteggiavano nel [[parlamento francese]], chiamò destra e sinistra hegeliana.
 
Il crinale che suddivide le due posizioni riguarda soprattutto i rapporti tra filosofia e [[Cristianesimo]] e l'aspetto politico del [[pensiero di Hegel|pensiero hegeliano]]. Gli esponenti della [[destra hegeliana|destra]], chiamati anche ''vecchi hegeliani'', ritenevano che nel pensiero di Hegel fossero stati definiti, una volta per tutte, i concetti essenziali del Cristianesimo quali l'[[immortalità]] dell'[[anima]], [[Dio]] come [[persona (filosofia)|persona]] e la [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]], e che Hegel avesse inquadrato e convalidato filosoficamente la religione cristiana. I rappresentanti della destra (quali [[Carl Friedrich Göschel|Karl F. Göschler]], [[Georg A. Gabler]], [[Julius Schaller]]) ritenevano inoltre che la [[dialettica]] hegeliana portavaportasse ad accettare come "razionale" lo Stato [[prussia]]no assolutistico con le diseguaglianze sociali ed economiche che esso sanzionava<ref>[[Giuseppe Faggin]], ''Storia della filosofia'', Principato editore, 1979, vol. 3, pag. 72. </ref>, citando la seconda parte della celeberrima affermazione di Hegel: «ciò che è reale è razionale».<ref>Georg Wilhelm Friedrich Hegel, ''Lineamenti di filosofia del diritto'', pag. 59, Milano, Bompiani, 2006.</ref>
 
Gli esponenti della sinistra, i «giovani hegeliani», sostenevano viceversa che nella dottrina del maestro non vi fosse traccia di una fondazione filosofica di un'anima immortale, identificata come [[sostanza (filosofia)|sostanza]] [[spirito (filosofia)|spirituale]], e che l'[[Idea]] e lo [[Spirito (filosofia)|Spirito]] [[assoluto]] hegeliano non avessero niente a che fare, essendo sovrapersonali, con la concezione della personalità di Dio. Quanto al [[dogma]] della Trinità, Hegel stesso in effetti vi aveva visto solo una forma simbolica anticipatrice di quell'andamento triadico che caratterizzava la sua [[dialettica]].
[[File:David Friedrich Strauss.gif|left|thumb|David Friedrich Strauss]]
La sinistra infine sottolineava come nella filosofia hegeliana la religione occupasse un ruolo subordinato rispetto al valore supremo della filosofia. I giovani hegeliani in effetti attribuivano ad Hegel una posizione polemica nei confronti del cristianesimo, riguardo al quale invece il maestro si era mantenuto su posizioni molto prudenti; la sinistra nella sua critica si rifaceva in realtà a concezioni [[ateismo|atee]] e [[illuminismo|illuministe]] [[XVIII secolo|settecentesche]], pur utilizzando strumenti dottrinari derivati da Hegel. Riguardo all'aspetto politico, gli esponenti della sinistra tendevano a evidenziare la prima parte dell'affermazione di Hegel, «ciò che è razionale è reale», sottolineando il perenne cambiamento della realtà, dovuto al movimento dialettico, e a leggerne il significato profondo in chiave fortemente progressista.<ref>{{Cita web|url=http://www.filosofico.net/hegel53962.htm|titolo=DESTRA E SINISTRA HEGELIANE|autore=Diego Fusaro|accesso=2017-10-29}}</ref>
 
== I protagonisti ==