Bartolomeo Pico: differenze tra le versioni
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Insieme a Giovanni e Niccolò Pico, possedeva numerosi castelli a [[Borzano]] (poi ceduti ai Manfredi in cambi di altre corti), [[Spilamberto]], [[Castelvetro di Modena|Castelvetro]] e [[Modena]].<ref>{{cita libro|autore=Ingrano Bratti|autore2=Battista Papazzoni|titolo=Cronaca della Mirandola, dei figli di Manfredo e della corte di Quarantola scritta da Ingrano Bratti e cntinuata da Battista Papazzoni|editore=Tip. di G. Cagarelli|città=Mirandola|anno=1872|p=40|url=https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=MbdAL3XA5JgC}}</ref>
Dopo l'imprigionamento del figlio [[Francesco I Pico]], cercò di difendere la Mirandola durante l'[[Assedio della Mirandola (1321)|assedio del Duca Passerino]].
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