Ruggero Accrocciamuro: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1440
|NoteNascita = <ref name="giornale">{{Cita libro|titolo=''Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti|editore=Tipografia'' delle Belle Arti|città=Roma|anno=(1864|volume=184)|p=. 121}}.</ref>
|LuogoMorte = Pratola Peligna
|GiornoMeseMorte = giugno
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|Attività = condottiero
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = <ref name="DBI">{{Cita|DBI}}.</ref>, [[conte]] di [[Celano]] e [[barone]] di [[Carapelle Calvisio]]<ref name="condottieridiventura.it">{{Cita|Condottieridiventura.it}}.</ref>
}}
 
== Biografia ==
Nato nel 1440<ref name="giornale"/> come figlio primogenito di [[Lionello Accrocciamuro]] e [[Jacovella da Celano]], venne avviato sin da giovane alla carriera militare<ref name="condottieridiventura.it"/>.
 
Nel 1458, mortogli il padre, entrò in un duro e lungo conflitto con la madre per l'eredità<ref name="DBI"/>. Nel novembre 1462 invase insieme a [[Jacopo Piccinino]] la [[contea di Celano]], riuscendo ad imprigionare la madre e ad impossessarsi dei feudi<ref name="DBI"/>. L'anno seguente (1463) fu costretto a liberare la madre; successivamente gli vennero confiscati i feudi in favore della figlia del re del [[Regno di Napoli]] [[Ferdinando I di Napoli|Ferrante d'Aragona]], [[Maria d'Aragona (1425-1449)|Maria]], moglie del [[duca]] di [[Amalfi]] [[Antonio Piccolomini d'Aragona|Antonio Piccolomini]], entrando così in conflitto col sovrano<ref name="DBI"/>.
 
Dopo aver attaccato [[Sulmona]] e [[Balsorano]], si trasferì nel 1467 in [[Francia]], entrando al servizio del duca di [[Borgogna]] [[Carlo I di Borgogna|Carlo il Temerario]]<ref name="condottieridiventura.it"/>. Prese quindi parte con [[Cola di Monforte]] e [[Jacopo Capece Galeota]] agli assedi di [[Neuss]], [[Conflans-Sainte-Honorine]] e [[Nancy]], perdendo quest'ultimo scontro<ref name="condottieridiventura.it"/>.
 
Nel 1486 fece ritorno in [[Italia]] e, grazie all'aiuto del condottiero [[Giovanni Delladella Rovere]], riuscì a recuperare la contea di Celano; nel giugno dello stesso anno venne sconfitto da [[Gentile Virginio Orsini]] e costretto a far ritorno in Francia<ref name="condottieridiventura.it"/>.
 
Nel 1495 ridiscese in Italia al seguito di [[Carlo VIII di Francia|Carlo VIII di Valois]] ed assediò il [[Maschio Angioino|Castel Nuovo]] di [[Napoli]]<ref name="condottieridiventura.it"/>. Nel giugno 1496, venuto in contrasto con i [[Piccolomini]] per via delle sue pretese sulla contea di Celano, a [[Pratola Peligna]] fu ucciso con due colpi di spada da Alfonso Piccolomini e con lui si estinse la sua famiglia (Pietro ed Isabella, fratello e sorella di Ruggero, non ebbero una propria discendenza, mentre lo stesso Ruggero non si sposò ed ebbe tre figli illegittimi, Lionello, Giovanni e Ruggerone, i quali reclamarono invano i loro diritti feudali sulla contea di Celano)<ref>{{Cita|Carlo De Lellis (1671)|pp. 35-45}}.</ref>.
 
== Ascendenza ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo=Discorsi delle famiglie nobili del Regno di Napoli|autore=Carlo De Lellis|wkautore=Carlo De Lellis|editore=Roncagliolo|città=Napoli|anno=1671|volume=3|ISBN=no|cid=Carlo De Lellis (1671)}}
* {{Cita libro|titolo=Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti|editore=Tipografia delle Belle Arti|città=Roma|anno=1864|volume=184|ISBN=no|cid=''Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti'' (1864)}}
 
== Voci correlate ==