Il piacere dell'onestà: differenze tra le versioni

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Angelo Baldovino, uomo di poco conto, dalla [[morale|moralità]] accomodante, un fallito, accetta per denaro di sposare Agata, l'amante incinta del [[marchese]] Fabio Colli che non può sposarla perchè già ammogliato. Naturalmente si tratterà di un [[matrimonio]] di facciata: ognuno continuerà tranquillamente a farsi i fatti propri.
 
Ma le cose non vanno come previsto. Angelo che per la prima volta si sente investito da una grave [[responsabilità]] prende tutto molto sul serio. Aiuterà la ragazza lasciata sola, darà il suo nome al [[nascituro]] e sarà utile anche allo stesso marchese Fabio, vittima di una moglie che lo tradisce. Angelo si sente investito di una missione che lo riabiliterà di fronte agli altri e ai suoi stessi occhi:
{{Quote|Ecco qua: uno ha preso alla vita quel che non doveva e ora pago io per lui, perchè se io non pagassi, qua un' [[onestà]] fallirebbe, qua l'onore di una famiglia farebbe [[bancarotta]]: signor marchese, è per me una bella soddisfazione: una rivincita!}}
 
Egli si batterà per l'onestà rigorosamente per riscattare la sua vita finalmente con un ideale da seguire che, dice., gli procura «il piacere dei Santi negli affreschi delle chiese» Ma così manderà all'aria i progetti di Fabio che ormai non troverà più accoglienza da parte di Agata che ora pensa soltanto ad essere una buona madre per il figlio ormai nato.
 
Il marchese disperato vuole sbarazzarsi del "traditore" ed organizza una società nella quale fa entrare AnfeloAngelo, sperando che questi si comporti disonestamente e, venga cacciato e perda la sua fama di uomo onesto. Angelo invece non solo dà prova di rettitudine ma smaschera di fronte ad Agata la trappola che il marchese gli ha teso e nonostante tutto per il bene del bambino si dice disposto a farsi accusare di furto purchè a rubare realmente sia Fabio.
 
Sarà la stessa Agata a pregare Angelo di restare accanto a lei ormai conquistata dalla sua onestà