Gualdrada Berti: differenze tra le versioni

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'''Gualdrada Berti''' era un personaggio storico della [[Firenze]] del [[XII secolo]], reso conosciuto grazie alla sua citazione di [[Dante Alighieri]] nella ''[[Divina Commedia]]''.
 
Di lei non si conoscono molte notizie certe: figliaFiglia di [[Bellincione Berti]] dei Ravinani sposò verso il [[1180]] [[Guidoun ilconte Vecchio]]Guido dei [[Conti Guidi]]., Dall'unioneforse nacquefiglio Ruggerodi Guido Guerra V, chee poidal fumatrimonio padredi auno suadei voltaloro difigli ossia del conte Marcovaldo con la contessa Beatrice da Capraia nacquero cinque figli tra cui [[Guido Guerra]] VI.
 
È proprio nell'episodio di Guido, incontrato da Dante nel suo viaggio immaginario all'[[Inferno (Dante)|Inferno]] che [[Jacopo Rusticucci]], suo compagno di pena, lo presenta dicendo che fu un uomo valoroso e importante e che ''"nepote fu della buona Gualdrada''" ([[Inferno - Canto sedicesimo|Inf. XVI]], 37).
 
Essa vieneViene citata anche dal [[Villani]] nella ''[[Nova Cronica]]'' (V, 3738) quale esempio di virtù domestica e di pudici costumi: con la venuta dell'imperatore [[Ottone IV]] a Firenze essa si rifiutò di baciarlo dichiarando fedeltà al proprio marito. Ma l' episodio, entrato a far parte della mitologia fiorentina, è solo leggenda.
 
Nell'appartamento di [[Eleonora di Toledo]] in [[Palazzo Vecchio]] fu oggetto degli affreschi di una sala detta della appunto della ''Gualdrada'', come simbolo virtuoso di rigore morale.