Adalgisio di Novara: differenze tra le versioni

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Nuova pagina: {{Santo |nome= Sant'Adalgisio |immagine= |didascalia= |note= |nato= ?, Novara |morto= aprile 848, Novara |venerato da= Chiesa cattolica |canonizzazione= pre c...
 
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Eletto Vescovo di [[Novara]] nel febbraio dell'[[830]], viene ricordato dal necrologio stilato da [[San Gallo]] come messo imperiale per conto dell'Imperatore [[Lotario I del Sacro Romano Impero|Lotario I]] a partire dal [[15 dicembre]] [[837]], quando ricevette la commissione nel Monastero di San Salvatore di [[Brescia]]. Il [[19 febbraio]] dell'[[840] ricevette dallo stesso Imperatore un diploma secondo il quale la chiesa di [[Novara]] avrebbe potuto disporre da quella data delle terre e del monastero di San Genuario di Lucedio.
 
Nell'[[842]] fu tra coloro che sottoscrissero un documento stilato dall'Arcivescovo milanese [[Angilberto di Milano|AngilbertoII]] circa l'erezione di un nuovo monastero dedicato ai Santi Faustino e Giovita. Algisio stesso si fece promotore della crescita della chiesa nella propria diocesi: sotto il suo episcopato fondò il capitolo della Chiesa di Santa Maria a cui vennero legati terreni e decime, oltre a fondare quello della Cattedrale di di [[San Gaudenzio]], al quale concesse ([[3 gennaio]] [[848]]) l'amministrazione della Corte di Cesto (corte era qui sinonimo di [[pieve]]).
 
Alla sua morte, avvenuta nell'aprile dell'[[848]], si sa che venne sepolto nella Basilica di San Gaudenzio, dove ancora oggi le sue reliquie sono conservate e venerate, nell'altare del transetto laterale, di fronte allo scurolo.