Si Mohand ou-Mhand: differenze tra le versioni

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'''Si Mohand ou-Mhand n At Hmadouch''' (Icheraiouen, At Yiraten, c. [[1848]] - Lhammam-Michelet [[28 dicembre]] [[1905]]). <br>Poetafu un poeta [[Berberi|berbero]] dell'[[Algeria]] ([[Cabilia]]).
 
==Biografia==
Nato in una famiglia agiata, educato secondo gli studi islamici tradizionali (da qui il titolo Si, "dottore" che precede il suo nome), la sua vita fu segnata dalla repressione che seguì la rivolta del [[1871]] contro il [[colonialismo|potere coloniale]] francese. La durissima repressione che si abbatté sul paese lo privò di tutto. Il padre fu giustiziato, lo zio paterno (il religioso Arezki n At Hmadouch) fu esiliato in [[Nuova Caledonia.]] Ee tutti i possedimenti di famiglia vennero confiscati. Piombato in miseria, invece di emigrare in [[Tunisia]] (come fecero la madre e i fratelli) preferì rimanere in patria, adattandosi ai lavori più umili, in un continuo vagabondare senza mai stabilirsi da qualche parte.
I dati biografici sicuri sono pochi. In particolare, si ricordano una visita al pio [[Cheikh Mohand ou-Lhocine]], che diede luogo a una memorabile tenzone poetica tra i due, ed un viaggio a piedi fino a Tunisi, dove sembra sia stato ricevuto malvolentieri dalla famiglia dei fratelli.
Morì di [[tubercolosi]] a 57 anni nell'ospedale S.te-Eugénie di Michelet.
 
==Opere==
Nel corso della sua vita errante compose infinite poesie in berbero[[lingua berbera]], che ben presto divennero conosciutissime e gli diedero una fama leggendaria.
L'argomento delle poesie giovanili è soprattutto l'[[amore]] (che è rimasto anche nel suo repertorio dell'età più matura), ma quello che lo ha reso particolarmente amato dai conterranei è il tema dell'[[esilio]] e della perdita dei valori tradizionali in seguito al grande sovvertimento del [[colonialismo]] europeo.
 
<br>Molti suoi versi sono diventati modi di dire affermati, e il suo grido ''a nerrez wal' a neknu'' ("mi spezzo ma non mi piego") è stato ripreso nel [[1945]] da [[Idir Ait Amrane]] nel primo canto "berbero-nazionalista" ''Ekkr a mmi-s Umazigh'' ("sorgi, o figlio di Amazigh!"), e successivamente fu lo slogan della [[Primavera berbera]] del [[1980]], in cui per la prima volta la rivendicazione culturale e linguistica dei Berberi venne portata in piazza e affrontò una dura repressione.
 
===Metrica===
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==Studi su di lui==
La prima raccolta di poesie venne pubblicata nel [[1904]] da [[Boulifa]], all'interno di un volume di poesie cabile, mentre il poeta era ancora vivo. Successivamente si ricordano le raccolte di [[Mouloud Feraoun]] ([[1960]]), di [[Mouloud Mammeri]] ([[1969]]) e di [[Younes Adli]] ([[2001]]).
 
 
[[Categoria:Biografie|Si Mohand ou-Mhand n At Hmadouch]]
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