Cinema francese d'avanguardia: differenze tra le versioni

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==Eredità==
Il primo diretto erede del surrealismo e delle avanguardie in generale fu il [[realismo poetico]] francese: una sintesi di poesia e narrazione. Gli stessi autori già appartenenti alle avanguardie recuperarono l'obiettivo di raccontare storie, tanto care al pubblico, partecipando al nuovo movimento e facendo però tesoro di quanto sperimentato nel decennio precedente. Uno dei mezzi principali di fare poesia nella narrazione fu la manipolazione soggettiva delle inquadrature ([[soggettiva stilistica]]), che mostra non solo cosa vede il personaggio, ma anche lo stato d'animo che prova. Tra i migliori autori vi furono [[Jean Vigo]], [[Jean Renoir]] e [[Marcel Carné]].
 
Al surrealismo inoltre spetta senz'altro il merito di aver aperto una finestra sui sogni, gli incubi, le cose proibite, i grandi amori e altri fantasmi, che d'ora in avanti entrano nei temi cinematografici. Grandi debitori sono anche il cinema horror e fantascientifico di oggi e registi come [[David Cronenberg]], [[Abel Ferrara]], [[Dario Argento]], [[Gabriele Salvadores]] (col tema dello specchio, ripreso da Cocteau). Lo stesso [[Hitchcock]] fece spesso ricorso all'estetica del cinema surrealista soprattutto nelle scene di sogno e di incubo (''[[La donna che visse due volte]]'', [[1958]], ''[[Io ti salverò]]'', [[1945]]) o nelle scene finali (''[[Intrigo internazionale]]'', [[1959]]).
 
Inoltre l'attenzione e la rivalutazione delle altre culture dei surrealisti ha fatto da apripista per artisti dei paesi sudamericani e africani, come antesignano dell'[[antropologia culturale]] moderna.
 
==Note==