Rucellai: differenze tra le versioni
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La famiglia '''Rucellai''' o '''Ruccellai''' o '''Oricellari''' fu una famiglia patrizia di [[Firenze]].
La prima menzione documentata si ha nel [[XII secolo]], quando un certo Alamanno era soprannominato l'"Oricellario" per aver scoperto la proprietà colorante di alcuni licheni
La tradizione vuole che questo mercante, in viaggio nelle [[Isole Baleari]], si fosse accorto per caso di come alcune piccole piante prendessero una spiccata colorazione rossa orinandoci sopra. Infatti è attraverso il processo chimico di [[precipitazione]] con [[ammoniaca]] (contenuta appunto anche nell'[[urina]]), che si estrae il colorante ''oricello'' rosso violaceo che diventò tipico dei panni di lana fiorentini (oricello potrebbe infatti derivare da "''orina''"). Già nel [[XIII secolo]] i Rucellai
La famiglia Rucellai applicò con successo questa scoperta e grazie al commercio dei prodotti lanieri riuscì ad accumulare notevoli ricchezze che permisero alla casata di inserirsi a partire dal secolo
[[Bernardo Rucellai]] fu l'iniziatore delle riunioni dell'[[Accademia platonica]] nei giardini di sua proprietà, gli [[Orti Oricellari]], che proseguirono con i suoi figli [[Giovanni di Bernardo Rucellai|Giovanni]] e Palla e che ebbero tra i protagonisti [[Niccolò Machiavelli]]. Due volte l'Accademia ebbe tra i suoi partecipanti dei congiurati contro i [[Medici]], nel [[1513]] e nel [[1521]], ma in nessuna di queste occasioni fu incolpato un Rucellai, anche se nel [[1523]] il circolo degli Orti dovette chiudere per via della burrasca sorta dall'ultima congiura di due anni prima.
La famiglia ha quindi un ruolo importante nella storia
Alla fine dell'Ottocento il Palazzo Rucellai fu uno dei più importanti salotti mondani di Firenze, grazie alla nobildonna russa Lysina, che aveva sposato il ministro del Granduca [[Giulio Rucellai]]. Una volta alla settimana erano celebri le riunioni nel palazzo, alle quali partecipava tutta la nobiltà cittadina e altri personaggi di spicco come [[Gabriele D'Annunzio]], che vi veniva apposta dal suo ritiro a [[Settignano]], o come [[Harold Acton]], il proprietario di [[Villa La Pietra]], autore delle ''Memorie di un'esteta'' dove ricordava con [[humor]] e [[nostalgia]] queste riunioni, quando lo loro stagione era ormai già scomparsa.
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