Rucellai: differenze tra le versioni

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La famiglia '''Rucellai''' o '''Ruccellai''' o '''Oricellari''' fu una famiglia patrizia di [[Firenze]].
 
La prima menzione documentata si ha nel [[XII secolo]], quando un certo Alamanno era soprannominato l'"Oricellario" per aver scoperto la proprietà colorante di alcuni licheni deledel genere ''[[Roccella]], [[Pertusaria]]'', ecc.
 
La tradizione vuole che questo mercante, in viaggio nelle [[Isole Baleari]], si fosse accorto per caso di come alcune piccole piante prendessero una spiccata colorazione rossa orinandoci sopra. Infatti è attraverso il processo chimico di [[precipitazione]] con [[ammoniaca]] (contenuta appunto anche nell'[[urina]]), che si estrae il colorante ''oricello'' rosso violaceo che diventò tipico dei panni di lana fiorentini (oricello potrebbe infatti derivare da "''orina''"). Già nel [[XIII secolo]] i Rucellai avevavoavevano un'importante cappella nel transetto di [[Santa Maria Novella]], nella quale si trovava la ''Maestà'' del senese [[Duccio di Buoninsegna]], che prese il nome di ''[[Madonna Rucellai]]'' e che oggi si trova agli [[Uffizi]].
 
La famiglia Rucellai applicò con successo questa scoperta e grazie al commercio dei prodotti lanieri riuscì ad accumulare notevoli ricchezze che permisero alla casata di inserirsi a partire dal secolo seccessivosuccessivo (il Trecento) fra i magnati del Comune, al quale diedero 85 priori e 14 gonfalonieri di giustizia. La famiglia Rucellai, con la figura di [[Giovanni Rucellai]], fu dalla seconda metà del Quattrocento [[mecenatismo|mecenate]] di [[Leon Battista Alberti]], il quale poté creare alcuni importanti capolavori a Firenze, come il [[Palazzo Rucellai]], il Tempietto in [[chiesa di San Pancrazio (Firenze)|San Pancrazio]] e, soprattutto, la mirabile facciata marmoreeamarmorea di [[chiesa di Santa Maria Novella|Santa Maria Novella]].
 
[[Bernardo Rucellai]] fu l'iniziatore delle riunioni dell'[[Accademia platonica]] nei giardini di sua proprietà, gli [[Orti Oricellari]], che proseguirono con i suoi figli [[Giovanni di Bernardo Rucellai|Giovanni]] e Palla e che ebbero tra i protagonisti [[Niccolò Machiavelli]]. Due volte l'Accademia ebbe tra i suoi partecipanti dei congiurati contro i [[Medici]], nel [[1513]] e nel [[1521]], ma in nessuna di queste occasioni fu incolpato un Rucellai, anche se nel [[1523]] il circolo degli Orti dovette chiudere per via della burrasca sorta dall'ultima congiura di due anni prima.
 
La famiglia ha quindi un ruolo importante nella storia deldell'arte e nella [[storia di Firenze]], senza aver mai ottenuto titoli nobiliari o affermazioni di durevole rilievo nella vita politica, nonostante abbia dato alla città 14 gonfalonieri e 85 priori.
 
Alla fine dell'Ottocento il Palazzo Rucellai fu uno dei più importanti salotti mondani di Firenze, grazie alla nobildonna russa Lysina, che aveva sposato il ministro del Granduca [[Giulio Rucellai]]. Una volta alla settimana erano celebri le riunioni nel palazzo, alle quali partecipava tutta la nobiltà cittadina e altri personaggi di spicco come [[Gabriele D'Annunzio]], che vi veniva apposta dal suo ritiro a [[Settignano]], o come [[Harold Acton]], il proprietario di [[Villa La Pietra]], autore delle ''Memorie di un'esteta'' dove ricordava con [[humor]] e [[nostalgia]] queste riunioni, quando lo loro stagione era ormai già scomparsa.