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Il '''Messale''', nella [[Chiesa cattolica]], è un libro [[liturgia|liturgico]] contenente tutte le informazioni (testi, orazioni, canti, gli stessi gesti e le rubriche) necessarie al [[celebrante]] per la celebrazione della [[messa]] o [[Eucaristia]] secondo l'[[anno liturgico della Chiesa cattolica|anno liturgico]].
 
Il messale, detto ''Missale plenum'', fece la sua comparsa nella [[Chiesa latina]] attorno al [[XI secolo]]. Nacque con l'esigenza di raggruppare in un unico libro diverse pubblicazioni: il sacramentario con le preghiere eucaristiche (canone), le orazioni e le preghiere, l'evangeliario, il lezionario e l'epistolario per le letture della Santa Scrittura, il [[graduale]] con i canti. Lentamente nel corso dei secoli i manoscritti integrarono tutte queste parti della [[messa]] in un unico libro.<br/>
==Origine==
All'inizio del [[XIII secolo]], appaiono gli ordini mendicanti. La particolarità di queste comunità è di essere itineranti e di non essere legati ad una particolare comunità [[Diocesi|diocesana]]. Esisteva allora una grande diversità di riti liturgici all'interno della [[Chiesa latina]], molto diversi da una diocesi all'altra sia nella forma che nel calendario. Nacque così l'esigenza di unificare i riti.
Il messale, detto ''Missale plenum'', fece la sua comparsa nella [[Chiesa latina]] attorno al [[XI secolo]]. Nacque con l'esigenza di raggruppare in un unico libro diverse pubblicazioni: il sacramentario con le preghiere eucaristiche (canone), le orazioni e le preghiere, l'evangeliario, il lezionario e l'epistolario per le letture della Santa Scrittura, il [[graduale]] con i canti. Lentamente nel corso dei secoli i manoscritti integrarono tutte queste parti della [[messa]] in un unico libro.<br/>
All'inizio del [[XIII secolo]], appaiono gli ordini mendicanti. La particolarità di queste comunità è di essere itineranti e di non essere legati ad una particolare comunità [[Diocesi|diocesana]]. Esisteva allora una grande diversità di riti liturgici all'interno della [[Chiesa latina]], molto diversi da una diocesi all'altra sia nella forma che nel calendario. Nacque così l'esigenza di unificare i riti.
 
L'uso del ''Missale plenum'' si generalizza nella [[Chiesa latina]] tra il [[XIII secolo|XIII]] ed il [[XV secolo]]. In seguito alla [[Bolla pontificia|bolla]] di [[papa Pio V]] ''Quo primum'' del [[1570]], tutta la Chiesa latina utilizza il [[messale romano]], ad eccezione di quelle diocesi e di quegli ordini religiosi che possedevano un proprio rito sufficientemente antico.
È il caso del [[Rito mozarabico|messale mozarabico]] per l'[[arcidiocesi di Toledo]], il [[Rito di Braga|messale di Braga]] per l'[[arcidiocesi di Braga]], il messale romano-lionese per l'[[arcidiocesi di Lione]] (soppresso nel 1970) ed il [[Rito ambrosiano|messale ambrosiano]] per l'[[arcidiocesi di Milano]] che sopravvivono fino ai nostri giorni.
 
Insieme a queste diocesi, anche certi ordini religiosi mantengono i propri messali: sono i [[certosini]], i [[cistercensi]], i [[domenicani]] ed i [[carmelitani]].
 
==I diversi messali==