Cantoria di Luca della Robbia: differenze tra le versioni
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==Storia==
In vista della consacrazione
Per ospitare i coristi addetti ai canti liturgici e il nuovo organo maggiore, ordinato a [[Matteo da Prato]] nel [[1432]], venne deciso di costruire due [[cantoria|cantorie]] o "pergami" nel [[presbiterio]], che stessero simmetricamente in posizione rialzata ai lati dell'altare maggiore, uno sulla porta della sagrestia dei Canonici e uno su quella della sagrestia delle Messe.
La prima ad essere menzionata nei documenti è quella per il lato della Sagrestia delle Messe (a sinistra), commissionata a Luca nel [[1431]], ma siccome nei tre anni precedenti tutti i finanziamenti alla
Luca scolpì i vari pannelli
Nel [[1688]], per le nozze del Gran Principe [[Ferdinando de' Medici]] con [[Violante di Baviera]], l'intera cattedrale venne addobbata con grande sfarzo barocco e le due cantorie,giudicate troppo piccole e fuori moda, vennero smontate e depositate nei locali dell'Opera, tenendo
Le cantorie nel XIX secolo furono al centro di numerose
Nel [[1887]] venne infine deciso di dedicare loro un nuovo museo, il Museo dell'Opera del Duomo, realizzato dall'architetto [[Luigi del Moro]], dove potessero essere ammirata accanto ad altre opere provenienti dalla cattedrale, dai monumenti satellite e dai depositi dell'Opera, che si andò via via arricchendo nei decenni successivi. In quell'occasione le due cantorie vennero rimontate, restaurate e reintegrate con piccoli interventi trascurabili.
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Per inscenare il testo biblico l'artista compose diversi gruppi di fanciulli di diverse età, colti mentre cantano, danzano e suonano. Il rilievo è piuttosto alto e spicca col chiaroscuro sullo sfondo liscio
Le opere, rifinite con grandissima cura, sono impostate secondo una serena e pacata compostezza, secondo ideali di bellezza classica. I personaggi scolpiti esplorano vari stati d'animo e danno il senso di personaggi vivi, colti nelle varie sfumature psicologiche, dalla gioia più partecipata alla contemplazione, dalla concentrazione allo scherzo fanciullesco. L'
L'[[cantoria di Donatello|opera gemella di Donatello]] è invece caratterizzata da un più frenetico e vibrante movimento, che fuse con grande originalità una serie di ispirazioni diverse: l'arte dei [[sarcofagi romani]], le opere [[paleocristiane]] e romaniche, citando anche la stessa facciata di [[Arnolfo di Cambio|Arnolfo]] del Duomo di allora.
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| 4 ||[[File:Cantoria di luca della robbia 06.JPG|100px|center]] || <small>ET CYTHARA</small> <br>(''E con il liuto'') || La scena ha un'impostazione simile alla precedente, ed analogamente è composta di figure femminili e puttini seduti.
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| 5 ||[[File:Cantoria di luca della robbia 03.JPG|100px|center]] || <small>LAUDATE EUM IN TIMPANO</small> <br>(''Lodatelo col tamburo'') || La scena è animata da
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| 6 ||[[File:Cantoria di luca della robbia 02.JPG|70px|center]] || ''Cantori''|| A differenza dell'altra estremità, qui la scena è impostata in maniera frontale, con i cantori che leggono da un foglio srotolato verso lo spettatore; il giovane all'estremità destra non legge e pare annoiato.
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| 8 ||[[File:Cantoria Della Robbia OPA Florence 9.jpg|100px|center]] || <small>LAUDATE EUM IN CORDIS ET ORGANO</small> <br>(''Lodatelo con strumenti a corda e con l'organo'') || La scena è molto affollata, ma straordinaria è la capacità dello sculture di disporre le figure in profondità senza che essere sembrino giustapposte o si infastidiscono l'un l'altra: si veda a tal proposito con risulta coerente la disposizione dei piedi e delle gambe dei fanciulli.
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| 9 ||[[File:Cantoria di luca della robbia 05.JPG|100px|center]] || <small>LAUDATE EUM IN CIMBALIS BENE SONANTIBUS</small> <br>(''Lodatelo con cembali risonanti'') || Questa scena è dominata dal putto con la ghirlanda al centro,
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| 10 ||[[File:Cantoria di luca della robbia 04.JPG|100px|center]] || <small>LAUDATE EUM IN CIMBALIS IUBILATIONIS</small> <br>(''Lodatelo con cembali squillanti'')|| Anche questa scena mostra un riflesso dei putti danzanti di Donatello ed è
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