Eristica: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Plato-raphael.jpg|thumb|right|150px|Platone]]
L’eristica viene presentata abbastanza dettagliatamente
Qui Platone mostra come i sofisti
{{quote|[…] nell’impianto stesso della discussione greca c’è un intento distruttivo, e un esame delle testimonianze sul fenomeno ci convince che tale intento è stato realizzato dalla dialettica. Si è detto prima che nella discussione la [[tesi]] del rispondente viene di regola confutata dall’interrogante: in tal caso sembrerebbe comunque aversi un risultato costruttivo, in quanto la demolizione della tesi coincide con la dimostrazione della proposizione che la contraddice. Ma per il perfetto dialettico [l’erista] è indifferente la tesi assunta dal rispondente: costui può scegliere nella riposta iniziale l’uno oppure l’altro corno della [[contraddizione]], e in entrambi i casi la confutazione seguirà inesorabilmente. In altre parole se il rispondente assume una tesi, tale tesi sarà demolita dall’interrogante, e se sceglierà la tesi [[antitesi|antitetica]], anche questa verrà egualmente demolita dall’interrogante.<ref>[[Giorgio Colli]], ''La nascita della filosofia'', Milano, 1975, p. 86.</ref>|[[Giorgio Colli]]}}
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