Concilio di Sutri: differenze tra le versioni

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Il concilio convocò i tre pretendenti al papato ed intervennero Silvestro III e Gregorio VI. Le rivendicazioni di tutti e tre i pretendenti furono rapidamente rifiutate. Silvestro fu privato della dignità sacerdotale e fu esiliato in un monastero. Gregorio abdicò con le parole :"Io, Gregorio, vescovo, servo dei servi di Dio, sentenzio che debbo essere deposto dal pontificato di Santa Romana Chiesa, per l'enorme errore che attraverso l'impurità simoniaca ha condizionato e viziato la mia elezione"), e il concilio terminò il [[23 dicembre]]. Una replica del Concilio fu ripetuta a Roma il [[24 dicembre|giorno seguente]] per avallare la deposizione di Benedetto IX. Il papato fu dichiarato [[sede vacante]].
 
Il 24 e [[25 dicembre]] Enrico si rivolse dapprima al potente [[Adalberto di Amburgo|Adalberto]], [[arcivescovo]] di [[Brema]], che rifiutò. La scelta di Enrico cadde allora sul suo confessore, Suidgero, vescovo di [[arcidiocesi di Bamberga|Bamberga]], sede eretta da poco. Suidgero divenne papa, con il nome di [[Papa Clemente II|Clemente II]] ma insistette per conservare la cattedra di Bamberga, una fonte di rendita autonoma fuori dalla portata delle fazioni romane. Fu immediatamente incoronato, il giorno di [[Natale]]. Il suo primo atto da pontefice fu l'incoronazione del suo benefattore e della regina consorte, Agnese d'Aquitania. Il nuovo imperatore ricevette il titolo e il diadema di patrizio romano, una dignità che risaliva al tardo Impero e a cui dal [[X secolo]] era associata la facoltà di eleggere il pontefice.
 
==Note==
<references/>
 
==Fonti==