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Quando John L. Caskey della [[American School of Classical Studies at Athens|Scuola Americana]] per gli Studi Classici ad Atene delineò i risultati dei suoi scavi a [[Lerna]] dal 1952 fino al 1958, <ref>{{En}}Caskey, "Il periodo dell'Antico Elladico nell'Argolide". ''Hesperia'', '''29'''.3. (luglio–settembre, 1960:285–303).</ref> egli precisa che le peculiarità della cultura del Medio Elladico (vale a dire la [[ceramica minia|ceramica minia grigia]] e il veloce [[tornio da vasaio]]) possano trarre origine dall'[[Periodo elladico|Antico Elladico III]]. Anche Caskey dichiarò che Lerna (insieme agli insediamenti a [[Tirinto]], [[Asine]] nell'[[Argolide]], Agios Kosmas vicino [[Atene]], e forse [[Corinto]]) fosse stata distrutta alla fine dell'[[Periodo elladico|Antico Elladico II]]. Egli suggerì che gli invasori degli insediamenti dell'Antico Elladico II possano essere i greci che parlavano un prototipo della successiva lingua greca. Tuttavia, c'è l'attestazione della distruzione alla fine dell'Antico Elladico III a Korakou (vicino Corinto) e a Eutresis in [[Beozia]]. Nonostante ciò, Caskey trovò che le popolazioni del Medio Elladico fossero gli antenati diretti dei [[micenei]] e, più tardi, dei greci. <ref>{{En}}Hood, pp. 8–9. "In un articolo sul periodo dell'Antico Elladico nell'Argolide' (''Hesperia'' 29 (1960), 285 ff.), J. Caskey traccia i contorni di alcuni dei più importanti risultati degli scavi a Lerna dal 1952 al 1958: l'insediamento qui (includendovi la 'Casa delle tegole' palazialw) venne distrutto dal fuoco, apparentemente dagli invasori, alla fine dell'Antico Elladico II (Lerna III). L'insediamento dell'Antico Elladico III (Lerna IV) appartenne a questi invasori. Fu da questo orizzonte dell'Antico Elladico III che si hanno le placche d'osso [[sbalzo (arte)|sbalzate]] e le decorazioni con motivi ad ancora sull'argilla (''Hesperia'' 23 (1954), 22 pl. 9 g; 25 (1956), pl. 47 1-p; 26. (1957), pl. 42 e). Sembra che il Medio Elladico (Lerna V) iniziasse senza nessuna frattura violenta, sebbene esso fosse segnato dall'apparizione di nuove caratteristiche, come la ceramica dipinta opaca e l'uso della sepoltura all'interno dell'insediamento. Ciò che è più importante è il fatto che certe caratteristiche, che sono fino adesso state considerate come marchi del Medio Elladico, particolarmente la ceramica minia grigia e l'uso del veloce tornio da vasaio, ebbero le loro origini nell'Antico Elladico III. Caskey annota che gli insediamenti a Tirinto e Asine nell'Argolide, Ayios Kosmas vicino Atene, e forse Corinto, fossero tutti apparentemente distrutti alla fine dell'Antico Elladico II come Lerna. Si è pensato che gli invasori responsabili della distruzione di questi insediamenti dell'Antico Elladico II possano aver parlato un prototipo della succesiva lingua greca - possano, cioè, in senso generale, essere stati i greci. C'è, tuttavia, la prova di un'altra distruzione <!--al knd//--> nell'Antico Elladico III a Korakou (vicino Corinto) ed Eutresis in Beozia"; Caskey, p. 302. </ref> <ref>Caskey, "Il periodo dell Antico Elladico nell'Argolide", p. 302. "Elementi che sono stati presi esclusivamente come segni della media età del bronzo, la ceramica grigia di carattere minia e il tornio da vasaio per esempio, vengono adesso visti avere origini nel periodo cronologico dell'Antico Elladico III. K. Miiller fu incapace di trovare una chiara frattura tra l'Antico Elladico e il Medio Elladico a Tirinto. La distruzione di Asine, Zygouries, e Aghios Kosmas alla fine dell'Antico Elladico III non è più a lungo attestata, se la datazione relativa abbozzata sopra resta valida. C'era infatti uno strato di ceneri sopra gli avanzi del T.E. III a Korakou e, in modo corrispondente, a Eutresis ; altrove l'evidenza del disastro in questo periodo è estremamente scarsa. Sarebbe prematuro, e non rientra nello scopo di questo scritto, discutere le questioni di razza e migrazione che sono implicite inelle proposte qui avanzate. La credenza che i popoli del Medio Elladico fossero gli antenati dei "micenei", e perciò dei successivi greci, non è invalidata. La questione è, piuttosto, se i popoli dell'Antico Elladico III non possano essere stati strettamente consanguinei nei Medio Elladici e di conseguenza di diretta o indiretta discendenza ai greci micenei. I toponimi pre-greci, i significati che sono stati considerati con cura da Blegen e altri", sembrerebbero in ogni caso appartenere allp stadio culturale che noi qui chiamiamo Antico Elladico II".</ref>
Naturalmente, gli studiosi contestano la proposta di Caskey riguardo al fatto che invasori indoeuropei (proto-greci) distruggesero gli insediamenti dell'Antico Elladico II in Grecia. <ref>{{En}}Dietrich, pp. 1-2. "Tali caratteristiche includono la distruzione dei più vecchi insediamenti, come Eutresis e la Grecia centrale, la foundazione di nuovi insediamenti, l'espansione di sepolture con tombe a [[cista]], e la "sistematizzazione del tipo di case a megaron". Allo stesso tempo la cosiddetta ceramica minia grigia inizia as apparire in Grecia dappertutto, e questo tipo distinto di ceramica era naturalmente si accoppia con l'arrivo dal nord di tribù indoeuropee invasori insieme con la loro cultura e religione. Ma nessun singolo elemento di questa lista è interamente nuovo, nel senso di non possedere nessun precursore nei precedenti periodi, cosicché inevitabilmente qualche dubbio scalfisce la teoria di un'invasione della Grecia continentale di una razza indoeuropea o altra all'inizioe del Medio Elladico".</ref> <ref>Dietrich, p. 3. "Può essere detto, dunque, che non ci siano terreni archeologici convincenti da far supporre un'invasione della Grecia nell'Antico Elladico III. È
==Note==
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