Gabrio Lombardi: differenze tra le versioni

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L'impegno deciso di Lombardi provocò anche una reazione di segno opposto all'interno del mondo ecclesiastico, ed un gruppo di cattolici democratici predispose un appello contrario all’abrogazione della legge ed al referendum, firmato tra gli altri dallo storico [[Francesco Traniello]], dal sociologo [[Sabino Acquaviva]], da [[Franco Bassanini]], [[Tiziano Treu]], lo storico [[Pietro Scoppola]], il sindacalista [[Pierre Carniti]], [[Nuccio Fava]], [[Raniero La Valle]], i giornalisti [[Mario Pastore]] e [[Guglielmo Zucconi]], la teologa [[Adriana Zarri]] e soprattutto il rettore dell'[[Università Cattolica]], [[Giuseppe Lazzati]], e [[Carlo Carretto]], responsabile della congregazione fondata da [[Charles de Foucauld]], che espresse pubblicamente il suo votare no in un articolo su [[La Stampa]]<ref>''Voto no, Signore'', pubblicato su [[La Stampa]] del 7 maggio 1974, pag. 1</ref>.
 
Dalla parte dei cattolici democratici e contro Lombardi si schierarono anche le principali [[Comunità cristiana di base|Comunità di base]] e molti [[preti operai]].
 
Il referendum si svolse poi nel 1974 e si concluse con una sconfitta degli abrogazionisti, provocando anche di conseguenza la fine politica di Lombardi, che tornò ai suoi studi, continuando ad impegnarsi in campo politico ma in posizioni defilate.