Oratorio di Santa Caterina delle Ruote: differenze tra le versioni
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Dal [[1992]] al [[2009]] l'oratorio ha subito un restauro da parte del Comune di Bagno a Ripoli, proprietario attuale della struttura<ref name=oratori /> dal [[1988]]. Al termine dei lavori l'oratorio è stato aperto al pubblico, con un'esposizione di opere dei maestri che già lavorarono ai suoi affreschi e con il polittico di Agnolo Gaddi.
== Architettura e patrimonio artistico ==
==Esterno==▼
La struttura è molto semplice, con pianta rettangolare e abside quadrata ([[scarsella]]), con un paramento estreno costituito da bozze di [[pietra alberese]]<ref name=oratori >[http://www.mega.it/bagno-a-ripoli/indexi.html www.mega.it/bagno-a-ripoli]</ref> e macigno, dove si aprono finestre [[monofore]] con arco acuto. ▼
▲===Esterno===
Il portale è sormontato da una tettoia sporgente, con una lunetta che era decorata da una ''Madonna col Bambino e angeli'' di [[Spinello Aretino]], oggi staccata con la sinopia e consercata nei depositi della Soprintendenza. Un tempo la decorazione ad affresco riguardava tutta la facciata. ▼
▲La struttura è molto semplice, con pianta rettangolare e abside quadrata ([[scarsella]]), con un paramento
▲Il portale è sormontato da una tettoia sporgente, con una lunetta che era decorata da una ''Madonna col Bambino e angeli'' di [[Spinello Aretino]], oggi staccata con la sinopia e
==Interno==▼
▲===Interno===
Internamente l'unica navata, separata in due [[campate]] da un arcone trasversale, termina con una scarsella quadrilatera, incorniciata da un arco a sesto acuto e con copertura a crociera. Anche nel vano principale la copertura è affidata a [[volte a crociera]] con [[costoloni]], che si dipartono dai [[pilastri]] laterali.
===Affreschi===
Il ciclo di affreschi della cappella illustra le storie di [[santa Caterina d'Alessandria]], detta delle Ruote in ricordo del [[martirio]] subito nel IV secolo.
La decorazione prese avvio, come di consueto, dall'abside, dove si trovano quattro scene nelle pareti laterali (due lunette e due riquadri) e, sulla parete centrale, un'''Annunciazione'' e i due santi ''Benedetto e Stefano'' ai lati della finestra. L'abside venne affrescata entro il [[1360]] e via lavorano il cosiddetto [[Maestro di Barberino]] e [[Pietro Nelli]]. Al primo competerono la parete centrale, le vele della volta, il sottarco con busti di ''Apostoli e Profeti'' e tutte le scene laterali (''Caterina rifiuta l'abiura al cospetto dell'Imperatore'', ''Flagellazione'' e ''Martirio della santa''), tranne la ''Disputa di santa Caterina con i filosofi pagani'' (registro inferiore della parete sinistra) di [[Pietro Nelli]], autore anche dei due santi (''Caterina'' e ''Antonio abate'') sulle pareti
La decorazione venne ripresa circa trent'anni dopo, alla fine degli anni ottanta del XIV secolo, da [[Spinello Aretino]], che affrescò tutta la prima campata dell'oratorio. La ripresa dei lavori fu legata al testamento di Benedetto di Nerozzo Alberti, uomo ricchissimo e influente in Firenze, che dopo essere stato esiliato per le lotte politiche, dispose il completamento della decorazione.
Spinello avviò probabilmente dalla parete dell'arcone, dove gli affreschi erano stati interrotti, per poi proseguire sulle volte (''Evangelisti''), sulle pareti e altre superfici di corredo come il
Le ''Storie'' iniziano dalla parete destra, dove, in alto, si vede la ''Conversione'' e il ''Battesimo di Santa Caterina'' da parte di un monaco eremita. Nel registro mediano si trova ''Santa Caterina orante e Matrimonio mistico'' (dove la santa viene maritata misticamente a Gesù Bambino nelle braccia della Madonna) e la ''Cattura di Caterina'', dove si vede la santa esortata,
Nella parete opposta si vedono, in alto, la ''Disputa con i filosofi pagani'' e il ''Rogo dei sapienti convertiti'', cioè il martirio di quei filosofi che Caterina era riuscita a convertire al Cristianesimo. Nel
Nel sottarco tra le campate si trovano medaglioni dei ''Dodici Apostoli ed Agnello Mistico'', mentre sui
==Note==
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