Pagus: differenze tra le versioni
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▲La parola latina '''pagus''' fa parte del lessico amministrativo romano: sta ad indicare una circoscrizione territoriale rurale (cioè al di fuori dei confini della città), di origine preromana e poi [[storia di Roma|romana]], accentrata su luoghi di culto locale [[paganesimo|pagano]] prima e [[cristianesimo|cristiano]] poi.
All'interno del ''pagus'' vi erano i [[vicus]], ed in uno dei quali risiede il ''Magister'', appartenente al [[patriziato]] romano. Sebbene siano noti diversi di questi ''pagus'', come quello ''Bagienno'', ''Eboreo'' e ''Domizio'' di [[Bobbio]], sotto il Municipio della citta romana di [[Velleia]], dedotti con i loro confini e i vicus più importanti dalle descrizioni della ''Tavola alimentaria'' di Velleia, oppure quello di [[Libarna]], è difficile ricostruirne per molti i confini. Gli agrimentari romani, infatti, nella misurazione dei terreni da assegnare a veterani non tennero conto dei limiti del pagus che poi venne sostituito più avanti per inglobazione dal vicus. Per di più l'ordinamento romano, facente capo alle città ([[Colonia romana|colonie]] o [[municipio|municipi]]), venne gradualmente a sottoporre gli ufficiali del pagus a quelli della città dopo il [[IV secolo]], anche se al pagus rimanevano anche alcune funzioni come quello della manutenzione delle strade. Si è però accertato che il pagus spesso si estendeva sui due versanti di un monte e possedeva beni comuni (boschi e pascoli). In parecchi casi l'antico pagus può essere individuato nella primitiva [[pieve]], in quanto nelle campagne la [[chiesa]] cristiana si sostituì all'antico culto gentile (''paganalie'').
Al pagus romano si assimilò il [[Gau (suddivisione territoriale)|Gau]] dei popoli germanici.
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