Corridoio Bizantino: differenze tra le versioni

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Nell'ambito dell'[[Esarcato d'Italia]] tale corridoio metteva in diretto collegamento i possedimenti bizantini tirrenici con quelli adriatici, confinando ad ovest col [[Ducato di Tuscia]] ed ad est col [[Ducato di Spoleto]], entrambi [[Longobardi]].
La via Flaminia si trovava sotto il controllo del [[ducato di Spoleto]] per tutto il suo tratto umbro ma fino a poco più a nord di [[Gualdo Tadino]] e precisamente all'altezza del [[Passo della Scheggia]].
La [[via Amerina]], invece, seguita dai [[Bizantini]] per tutto il suo percorso, aveva origine in territorio veiente all'altezza della [[statio ad Vacanas]] da dove si distaccava dalla [[via Cassia]], e passava per i centri di [[Nepi]], [[Faleria|Falerii Novii]], [[Amelia (Italia)|Amelia]] e poi su fino a [[Todi]] e [[Perugia]].
Dopo Perugia, passando per [[Gubbio]] i Bizantini, come detto prima al [[Passo della Scheggia]], riprendevano la [[via Flaminia]], ponendo il loro primo [[caposaldo]] in [[Luceoli]] nei pressi dell'odierna [[Cantiano]], che li avrebbe condotti, attraverso la [[gola del Furlo]], fino a [[Fano]] e da qui prendendo la [[via Emilia]] sarebbero arrivati a [[Ravenna]].