Battaglia di Formigny: differenze tra le versioni

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Il [[25 marzo]] [[1449]] si verificò la rottura della tregua anzitempo pattuita tra Francia ed Inghilterra: la città bretone di [[Fougères]] fu occupata da [[François de Surienne]] detto l'Aragonese, capitano di [[Verneuil]], cavaliere dell'[[Ordine della giarrettiera]] e noto per essere un razziatore. La manovra, compiuta ai danni del duca [[François di Bretagna]] non piacque a Carlo VII, che prese le difese del suo vassallo. [[Edmond de Somerset]], governatore di [[Rouen]], di cui François de Surienne era luogotenente, replicò al monarca francese con le seguenti parole: “Disconosco coloro che l'hanno presa, sono felice della presa e non lo sarò di renderla”.
 
Ricominciavano così le ostilità tra i due grandi stati europei. Questa volta la Francia si presentava con quattro armate, pronte a muovere, ordinate e disciplinate. Il [[15 maggio]] dello stesso anno, [[Robert de Floques]], [[baliato|balivo]] di [[Evreux]], conquistò [[Pont-de-l'Arche]], e soprattutto [[Conches]]. Seguì a breve la caduta di Verneuil, [[Pont-Audemar]], [[Lisieux]] ed infine Rouen, il [[29 ottobre]], ove Carlo VII entrava solennemente il [[10 novembre]]. Alla [[Normandia]], ora francese fino a [[Dives]], si aggiungeva la liberazione del sud del [[Cotentin]], grazie alle armate del conestabile di Francia. I castelli e le città tenuti dalle guarnigioni inglesi, isolate, demotivate ed abbandonate da [[Londra]], si riducevano alle località di [[Caen]], [[Falaise]], [[Vire]], [[Bayeux (Francia)|Bayeux]], [[Avranches]], [[Bricquebec]], [[Saint-Sauveur-le-Vicomte]] e [[Cherbourg]].
 
L'unico aiuto giunto da oltremanica alle truppe inglesi fu lo sbarco a Cherbourg, nel marzo del [[1450]], di un corpo di spedizione di circa 3000 uomini, guidato dal capitano Sir [[Thomas Kyriel]]. Il contingente si soffermò nel Cotentin, ove si dedicò a riconquistare alcune piazzeforti in precedenza perdute, quali [[Valognes|Valogne]] (dal [[27 marzo]] al 5 o [[12 aprile]]; quivi subì delle perdite), prima di mettersi in marcia verso Bayeux e Caen. Kyriel ricevette inoltre circa 2000 cavalieri di rinforzo, forniti da [[Richard Vere]], luogotenente di Somerset (il quale si trovava ora a Caen, in seguito alla caduta di Rouen nel [[1449]]), [[Matthew Goth]], governatore di Bayeux ed [[Henry Norbery]]. Il [[12 aprile]] le forze inglesi si trovarono a transitare nei pressi di [[Carentan]]. Qui la retroguardia di Kyriel si disimpegnò da un tentativo di sortita da parte della città.
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A questo punto, Sir Kyriel decise di far indietreggiare l'insieme delle sue truppe sulla riva sinistra del rivo, affluente dell'[[Aure]], e di ammassarle nel villaggio di [[Formigny]]. Con tale manovra commise però un grave errore tattico, in quanto permise il ricongiungimento tra francesi e bretoni, lasciò senza protezione i suoi arcieri, peraltro non utilizzabili fin tanto che non si fosse compiuta la manovra di ripiegamento, ed infine frammentò la sua armata in piccoli gruppi, tutti intenti ad attraversare il corso d'acqua ed i frutteti della zona.
 
Richemont e Clermont riuniti, attaccarono insieme, riprendendosi il ponte di Formigny (vicino l'attuale cappella costruita in ringraziamento da Jean de Clermont dopo la battaglia), precedentemente riconquistato da Goth, ed aprendosi la strada verso lo schieramento nemico. Gli alleati attaccarono poi la linea principale inglese, con Richemont a sinistra e Brézé a destra. Malgrado una coraggiosa resistenza, gli inglesi furono decimati nei giardini del villaggio e si sbandarono. La presa del piccolo fortino costruito dietro le loro linee sancì la disfatta. Matthew Goth e Robert Vere, capi della riserva inglese, riuscirono a salvare una parte dell'esercito, facendolo ripiegare in buon ordine fino a [[Bayeux (Francia)|Bayeux]]. Kyriel, ferito, fu fatto prigioniero insieme a numerosi nobili inglesi, per un totale di circa 1200-1400 combattenti.
 
I resti del contingente inglese furono braccati e massacrati dai contadini locali e dalla marmaglia in cerca di bottino, che si era accodata all'esercito francese. Pare che in tale frangente, circa 500 arcieri gallesi che volevano arrendersi furono uccisi senza pietà.