Questione settentrionale: differenze tra le versioni

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Dalla fine dell'ottocento e per tutto il Novecento vi fu, secondo questo tipo di visione, una ricorrente contrapposizione, effettiva o ''di maniera'' tra un Settentrione aperto alle attività industriali e un Meridione passivo.
 
Il collegamento tra questo filone storico e la sua successiva reincarnazione politica fu legato alla figura di [[Gianfranco Miglio]], professore universitario di [[Scienza della politica]] e che per alcuni anni fu punto di riferimento non solo nel mondo culturale,<ref>In un primo tempo il dibattito fu soprattutto culturale e trovò espressione nel testo ''Le contraddizioni dello Stato unitario'' (in Miglio – Benvenuti, ''L'unificazione amministrativa e i suoi protagonisti'', Publicaziun ISAP, Neri Pozza, Vicenza, 1969)</ref> ma anche all'interno della Lega Nord, fino a quando le visioni di Bossi non entrarono in conflitto con le idee di Miglio <ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1994/giugno/12/Miglio_Bossi_non_federalista_attenti_co_0_94061215581.shtml Corriere.it: "Miglio: Bossi non è federalista e attenti a quelle ''speronate''" (1994)]</ref>.
 
===Lo sviluppo negli anni novanta===