Atiśa: differenze tra le versioni
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Atiśa si recò in [[Nepal]] per la prima volta dopo il [[1034]] e insegnò nella valle di [[Kathmandu]] per due anni. Verso il [[1040]] si trasferì a Toling, nella regione di Ngari nel Tibet Occidentale, sotto protezione del re locale byang-chub 'Od della città di Guge. <br>
Nel [[1042]], impossibilitato a tornare in Nepal, si diresse lungo la valle del [[Brahmaputra]] nel Tibet Centrale. Nei pressi di [[Shigatse]] Atiśa celebrò l'inaugurazione della cappella dedicata alla Perfezione della Saggezza ([[Prajnaparamita|Prajñaparamita]]) nel monastero di [[Shalu]] fondato nel [[1027]].<br>
Questo periodo è contrassegnato da una ripresa del Buddhismo in Tibet Centrale, dove furono eretti numerosi piccoli monasteri e dove fu introdotto lo stile pittorico [[Pala (stile pittorico)|Pala]], arricchito e internazionalizzato da elementi iconografici newara (nepalesi), centro asiatici e cinesi, zone già da secoli convertite al buddhismo prima del Tibet.
In seguito Atiśa visse e insegnò nei pressi di [[Lhasa]]. Morì nel villaggio di Nyethang (anche sÑethan o Netang) nel [[1054]].<br>
Le sue ceneri vennero conservate nel monastero di [[Drölma Lhakhang]] fondato dal suo discepolo principale Drömtonpa (anche: Domtön o 'Brom-ston). Il monastero fu salvato dalle devastazioni della [[Grande Rivoluzione Culturale]] grazie all'interessamento di [[Zhou Enlai]] (che si prodigò nella salvezza di tanti siti di interesse storico e culturale sia in [[Cina]] che in [[Tibet]]) su sollecitazione del governo del [[Bangladesh]].<br>
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