I giovani arrabbiati: differenze tra le versioni

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|tipocolore=B/N
|tipoaudio=sonoro
|nomegenere=[[Drammatico]] drammatico
|nomeregista=[[Tony Richardson (regista)|Tony Richardson]]
|nomeproduttore=[[Harry Saltzman]]
|casaproduzione=[[Woodfall Film Productions]]
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}}
 
'''''I giovani arrabbiati''''' (''Look Back in Anger'') è un [[film]] del [[1958]], diretto dal [[regista]]Tony [[RegnoRichardson Unito(regista)|inglese]] [[Tony Richardson]].
 
==Trama==
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E chi è buono muore."
 
Prodotto nel [[1958]] dalla neonata [[Woodfall Film Productions]], fondata dallo stesso [[regista]] [[Tony Richardson (regista)|Tony Richardson]] e dal [[drammaturgo]] [[John Osborne]], ''I giovani arrabbiati'' è il primo [[lungometraggio]] della corrente del [[Free cinema]] ad aver affrontato il cicuito delle sale. Ciò fu possibile anche grazie alla [[distribuzione]] della [[Warner Bros.]] che aveva contribuito al finanziamento del [[film]], contando sulla popolarità, anche per le sue avventure extra-artistiche, del protagonista [[Richard Burton]].
 
Nel febbraio [[1956]], [[Tony Richardson]] aveva contribuito con "''[[Momma don't Allow]]"'', diretto assieme a [[Karel Reisz]] e prodotto dal [[British Film Institute]], a quello che è considerato l'atto fondativo del nuovo movimento cinematografico britannico ([[British New Wave]]): una rassegna di cortometraggi, denominata "[[Free Cinema]]", tenutasi al [[National Film Theatre]] di [[Londra]], in occasione della quale era stato presentato anche una sorta di [[Manifesto (programma)|manifesto]] del movimento.<ref>In particolare si affermava la preminenza, nelle priorità degli artisti, dell'attenzione per i temi sociali, rispetto alle questioni di ordine stilistico e formale.</ref>
 
Successivamente, il maggio dello stesso anno, Richardson aveva curato la [[regia teatrale]] di ''[[Ricorda con rabbia]]'' di [[John Osborne]], il cui successo contribuì a designare col termine [[Angry Young Men]] ([[Giovani arrabbiati]]) gli esponenti di quel movimento artistico e letterario, sviluppatosi a cavallo della [[Crisi di Suez]] e della nascita della [[New Left]] britannica (conseguente allo strappo da [[Mosca]] dopo i fatti d'[[Ungheria]]), da cui, in campo cinematografico, sarebbe germogliata la [[British New Wave]].
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Il film anticipa appieno gli elementi della successiva produzione del movimento. Da un lato manca l'attenzione all'innovazione formale e stilistica che avrebbe caratterizzato le [[Nouvelle Vague]] di altri paesi (ad. es. in [[Francia]], in alcune cinematografie dell'[[Est europeo]], o in [[Brasile]]). Rispetto alla precedente tradizione britannica, si può notare una maggiore insistenza e attenzione nelle riprese dal vero, negli esterni (ad. es. nelle scene girate al mercato).
È, invece, nell'"asprezza dei contenuti e della critica alla vita quotidiana" che si riesce a "visualizzare una netta cesura".<ref>Stefano Della Casa, "Cinema inglese del dopoguerra", in "Storia del cinema mondiale" vol.III*, Giulio Einaudi editore s.p.a., Torino, 2000</ref> Così, nell'attenzione per i temi della [[discriminazione razziale]] (la persecuzione cui è soggetto, anche da parte delle autorità, un commerciante indiano), e nella denuncia delle incomunicabilità e impermeabilità tra le diverse classi sociali.
 
== Riconoscimenti ==
Nel [[National Board of Review Awards 1959|1959]] il [[National Board of Review of Motion Pictures]] l'ha inserito nella lista dei [[National Board Review Award ai migliori film stranieri|migliori film stranieri dell'anno]].
 
==Note==
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==Bibliografia==
*Emanuela Martini, "''Free Cinema e dintorni"'', Torino, 1991
 
[[Categoria:film drammatici]]
[[Categoria:film tratti da opere teatrali]]
 
[[en:Look Back in Anger (film)]]