Iskender Pascià: differenze tra le versioni

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==Le prime campagne==
Nel 1613, per ordine del [[Gran Vizir]] [[Nesúh Pasha]], Iskender Pasha guidò l'esercito ottomano che consegnò il trono di [[Transilvania]] a [[Gabriele Bethlen]]<ref>M. Naima, trad. C. Fraser, ''Annals of the Turkish Empire from 1591 to 1659 of the Christian Era : vol. 1'', Londra, 1832, p. 433</ref>.
 
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Nel 1617, dopo un altro saccheggio cosacco, il sultano inviò nuovamente Iskender Pasha verso le terre della Confederazione al comando di un'armata di 40.000 uomini: [[Giannizzeri]], [[Tartari]], truppe [[Transilvania|transilvane]] al comando di Gabriele Bethlen e rinforzi dalla Moldavia e dalla [[Valacchia]]. Iskender e Żółkiewski si incontrarono presso [[Busza]] (sul fiume [[Jaruga]]) e raggiunsero un accordo pacifico. Con il [[Trattato di Busza]], Żółkiewski rinunciò a qualsiasi intervento polacco-lituano in Moldavia o negli altri [[Principati danubiani]], s'impegnò a far cessare i raid cosacchi in territorio turco e cedette [[Hotin]] alla [[Sublime Porta]]. Per parte turca, Iskender si impegnò a far cessare i raid dei tartari<ref>Naima, pp. 449-50</ref>.
 
==La [[Prima guerra polacco-ottomana]]==
[[File:Cecora 1620 111.JPG|thumb|left|300px|La morte del ''Grand Hetman'' Żółkiewski nella Battaglia di Cecora.]]
Nel 1620 i cosacchi ucraini soggetti all'autorità della Confederazione diedero alle fiamme il porto di [[Varna]], controllato dai turchi. Il giovane sultano [[Osman II]], impegnato a combattere i [[Safavidi]] di [[Persia]], affidò ad Iskender Pasha il comando di 22.000 uomini e lo spedì in Ucraina. Le forze di Żółkiewski mossero verso la Moldavia, in soccorso del nuovo voivoda filo-polacco [[Kaspar Graziani]] che dovette però fuggire dal suo regno per evitare la cattura. All'inizio di settembre, Żółkiewski ed il suo protetto, ''[[hetman]]'' [[Stanisław Koniecpolski]], al comando di 8000 uomini, mossero verso sud. Graziani fu in grado di offrire loro solo 600 uomini di rinforzo. Żółkiewski e Iskander Pasha si scontrorano nella [[Battaglia di Cecora]], sul fiume Prut, che si protrasse per diversi giorni. Costretto a ritirarsi, Żółkiewski riuscì a mantenere integre le sue forze fino al confine confederato, ove i suoi uomini si dispersero divenendo facile preda delle forze ottomane. Żółkiewski restò ucciso e la sua testa venne inviata al sultano come trofeo; Koniecpolski venne fatto prigioniero.