Culto religioso nell'antica polis reggina: differenze tra le versioni

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== Culto di Heracle ==
La venerazione di [[Eracle|Heracle]] è attribuita, quasi sicuramente, ai colonizzatori e fondatori calcidesi. In un'epigrafe del V sec. a. C. ritrovata nei pressi del fiume Petrace, l'antico Mètauros, compare una dedica ad Heracle in alfabeto calcidese, cui è attribuita l'[[epiclesi]] di "rhegino". Alcuni decenni fa il Sestieri, non tenendo conto di tutte le tradizioni nelle quali Heracle è in connessione se non proprio con la polis, almeno con la sua chora, ritenne di breve durata, nella sfera religiosa della polis, la pratica di tale culto. Studi più recenti di tale reperto hanno indotto Costabile a ritenerlo un indizio forte dell'esistenza di un santuario dedicato ad Heracle presso la foce del fiume Mètauros. Va ricordata inoltre la menzione di un Heràkleion acrotèrion (promontorio Eraclio) del quale fa menzione [[Strabone]]<ref>cfr VI 1, 7</ref> allocandolo dopo Leucopetra. Il culto di Eracle in età ellenistica e repubblicana è inoltre testimoniato dal ritrovamento di alcune statue che lo raffigurano con la clava e la pelle di leone.
 
== Culto di Asclepio ==