Paolo Toschi (incisore): differenze tra le versioni

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Notevole fu anche l'attività del Toschi come architetto: ''soprintendente alle fabbriche ducali'' sotto [[Maria Luigia d'Austria]], rivide ed approvò i progetti della quasi totalità delle opere pubbliche eseguite sotto il governo della vedova di [[Napoleone Bonaparte]]. Affiancò inoltre [[Nicola Bettoli]] nella progettazione della facciata del ''[[Teatro Regio (Parma)|Teatro Regio]]'' di Parma, nella decorazione interna del ''Ridotto'' del teatro, nella distribuzione planimetrica della ''[[Galleria Nazionale di Parma|Galleria]]'' e progettò la struttura imponente del colonnato del braccio occidentale del [[Palazzo della Pilotta (Parma)|Palazzo della Pilotta]].
 
Ammesso alla corte ducale, come molti intellettuali parmensi del tempo ([[Pietro Giordani]], [[Macedonio Melloni]], [[Antonio Gallenga]]) si avvicinò agli ideali [[liberalismo|liberali]] e [[risorgimento|risorgimentali]]: solo la stima di cui godeva presso la duchessa gli evitò l'esilio, ma le sue idee politiche gli costarono la destituzione dalle cariche che ricopriva sotto il ducato di [[Carlo III (Parma)|Carlo III]] ([[1849]]). Nel [[1850]] venne reintegrato nel suo ufficio, ma si spense pochi anni dopo. Maria Luigia chiamò a succederlo nella carica di direttore della Scuola d'incisione di Parma [[Carlo Raimondi]], suo allievo e principale collaboratore.
 
L' "Istituto Statale d'Arte Paolo Toschi", in viale Toschi a Parma, prende il suo nome.
 
==Onorificenze==